La rassegna dei luoghi indagati presentata in questo volume è il frutto di una complessa ricerca che da più di un decennio ha portato gli autori alla defi nizione di una nuova metodologia di indagine e di rappresentazione dell’architettura rupestre. Lo sviluppo delle tecnologie laser e di quelle fotogrammetriche, anche mediante droni, ha permesso l’acquisizione di una tale quantità e qualità di dati nemmeno immaginabile sino ad appena quindici anni fa. In aggiunta alla nuova prassi di rilevamento, il gruppo di ricerca ha poi sviluppato apposite tecniche di elaborazione dei dati in maniera da off rire più innovative forme di rappresentazione dei luoghi. Seguendo un ideale percorso lungo la dorsale appenninica, si sono presi ‘a campione’ sei luoghi interessati direttamente o indirettamente dalla presenza ipogea. Vi sono luoghi con un consistente apparato critico, come la grotta di San Michele sul Monte Tancia, o ricchi di un’aura devozionale, come il Santuario di Santa Lucia a Sassinoro, accanto a luoghi poco conosciuti come Sant’Angelo in Asprano e la Grotta delle Opere di Misericordia a Sant’Angelo in Grotte, e luoghi totalmente inediti come Sant’Andrea e Sant’Onofrio a San Giorgio la Molara. La diversità delle trattazioni è dovuta alla diversa conoscenza storica e documentaria delle opere che ha guidato gli studi a ‘leggere’ i monumenti con un approccio maggiormente storico nel caso, e a una maggiore sintesi in presenza di un’ampia fortuna critica attestata dalla bibliografia.
Sante e Santi in criptis. Architetture rupestri nell'Italia centro-meridionale / Carpiceci, Marco; Carnevali, Laura. - (2020), pp. 1-300.
Sante e Santi in criptis. Architetture rupestri nell'Italia centro-meridionale
carpiceci, marco;carnevali, laura
2020
Abstract
La rassegna dei luoghi indagati presentata in questo volume è il frutto di una complessa ricerca che da più di un decennio ha portato gli autori alla defi nizione di una nuova metodologia di indagine e di rappresentazione dell’architettura rupestre. Lo sviluppo delle tecnologie laser e di quelle fotogrammetriche, anche mediante droni, ha permesso l’acquisizione di una tale quantità e qualità di dati nemmeno immaginabile sino ad appena quindici anni fa. In aggiunta alla nuova prassi di rilevamento, il gruppo di ricerca ha poi sviluppato apposite tecniche di elaborazione dei dati in maniera da off rire più innovative forme di rappresentazione dei luoghi. Seguendo un ideale percorso lungo la dorsale appenninica, si sono presi ‘a campione’ sei luoghi interessati direttamente o indirettamente dalla presenza ipogea. Vi sono luoghi con un consistente apparato critico, come la grotta di San Michele sul Monte Tancia, o ricchi di un’aura devozionale, come il Santuario di Santa Lucia a Sassinoro, accanto a luoghi poco conosciuti come Sant’Angelo in Asprano e la Grotta delle Opere di Misericordia a Sant’Angelo in Grotte, e luoghi totalmente inediti come Sant’Andrea e Sant’Onofrio a San Giorgio la Molara. La diversità delle trattazioni è dovuta alla diversa conoscenza storica e documentaria delle opere che ha guidato gli studi a ‘leggere’ i monumenti con un approccio maggiormente storico nel caso, e a una maggiore sintesi in presenza di un’ampia fortuna critica attestata dalla bibliografia.File | Dimensione | Formato | |
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