Il chiostro cosmatesco è uno dei 'gioielli' che rendono il complesso monumentale sorto intorno alla basilica titolare dei SS. Quattro Coronati uno dei monumenti più significativi della Roma medievale. Fu costruito nella prima metà del XIII secolo dai monaci dell'abbazia umbra di S. Croce di Sassovivo presso Foligno – da cui all'epoca dipendeva il cenobio sorto sul fianco sud della basilica – obliterando strutture più antiche, tra cui un battistero paleocristiano. Pesantemente trasformato nel corso del tempo, tra il 1913 e il 1916 il chiostro fu sottoposto a un importante intervento di restauro progettato e diretto da Antonio Muñoz, all'epoca ispettore della Regia Soprintendenza. Giunto alla fine del XX secolo in gravi condizioni di degrado, dovute principalmente a fenomeni di umidità, è stato oggetto di un articolato Programma di restauro nel 1999-2000, finanziato dalla Fondazione J.P. Getty di Los Angeles e dalla Sparaco Spartaco Spa, supervisionato da Giovanni Carbonara e con la direzione scientifica di Lia Barelli. Il saggio ripercorre la storia del progetto e ne valuta la validità al tempo d'oggi.
«Vingt ans après» / Barelli, Lia. - (2019), pp. 1-12. - FORSAN ET HAEC OLIM MEMINISSE IUVABIT.
«Vingt ans après»
lia barelli
2019
Abstract
Il chiostro cosmatesco è uno dei 'gioielli' che rendono il complesso monumentale sorto intorno alla basilica titolare dei SS. Quattro Coronati uno dei monumenti più significativi della Roma medievale. Fu costruito nella prima metà del XIII secolo dai monaci dell'abbazia umbra di S. Croce di Sassovivo presso Foligno – da cui all'epoca dipendeva il cenobio sorto sul fianco sud della basilica – obliterando strutture più antiche, tra cui un battistero paleocristiano. Pesantemente trasformato nel corso del tempo, tra il 1913 e il 1916 il chiostro fu sottoposto a un importante intervento di restauro progettato e diretto da Antonio Muñoz, all'epoca ispettore della Regia Soprintendenza. Giunto alla fine del XX secolo in gravi condizioni di degrado, dovute principalmente a fenomeni di umidità, è stato oggetto di un articolato Programma di restauro nel 1999-2000, finanziato dalla Fondazione J.P. Getty di Los Angeles e dalla Sparaco Spartaco Spa, supervisionato da Giovanni Carbonara e con la direzione scientifica di Lia Barelli. Il saggio ripercorre la storia del progetto e ne valuta la validità al tempo d'oggi.File | Dimensione | Formato | |
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