Il particolare tema del cortile dipinto bolognese rappresenta una sorta di nicchia specialistica del più ampio genere quadraturista. Come testimoniano molti ambienti della Roma antica e i ritrovamenti in area vesuviana, gli sfon-dati illusori a scala parietale decorano gli ambienti interni delle abitazioni fin da tempi molto lontani, dilatandone la spazialità in maniera forse non sempre geometricamente controllata, ma innegabilmente consapevole. Il tema della grande decorazione a prevalente soggetto architettonico, ripreso dal Rina-scimento in termini scientifici e dominato da una progettualità prospettica – come molti dei più recenti studi sulle prospettive architettoniche hanno di-mostrato1 –, comincia a interessare le pareti esterne degli edifici a partire dal Quattrocento, continua nel secolo successivo e coinvolge la città di Bologna in maniera importante nel corso del Seicento e, soprattutto, del Settecento.
Presentazione / Carlevaris, L.. - (2018), pp. VII-XI.
Presentazione
L. CARLEVARIS
2018
Abstract
Il particolare tema del cortile dipinto bolognese rappresenta una sorta di nicchia specialistica del più ampio genere quadraturista. Come testimoniano molti ambienti della Roma antica e i ritrovamenti in area vesuviana, gli sfon-dati illusori a scala parietale decorano gli ambienti interni delle abitazioni fin da tempi molto lontani, dilatandone la spazialità in maniera forse non sempre geometricamente controllata, ma innegabilmente consapevole. Il tema della grande decorazione a prevalente soggetto architettonico, ripreso dal Rina-scimento in termini scientifici e dominato da una progettualità prospettica – come molti dei più recenti studi sulle prospettive architettoniche hanno di-mostrato1 –, comincia a interessare le pareti esterne degli edifici a partire dal Quattrocento, continua nel secolo successivo e coinvolge la città di Bologna in maniera importante nel corso del Seicento e, soprattutto, del Settecento.File | Dimensione | Formato | |
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