UnLost Territories sono i territori apparentemente perduti nella periferia orientale di Roma. Il libro presenta 42 progetti e una infrastruttura urbana, la UnLost Line che si sviluppa attraverso cinque categorie: la capacità di essere multitasking, di sviluppare corridoi ecologici, di ampliare la rete delle informazioni con le nuove tecnologie, di proporre mobilità alternative alla automobile e di svolgere un ruolo catalizzante per la cittadinanza. Nella seconda parte si presentano una trentina di proposte architettoniche, spesso sviluppate insieme ad associazioni che operano nel territorio: da uno SPRAR per i richiedenti asilo a un Campus per l’autonomia del disabile visivo, da un Ostello e Co-working a un Parco tecnologico da un Centro per le tecnologie sportive a una Stazione tranviaria per l’arte in periferia. Il libro si completa con testi dei curatori e dei principali collaboratori al progetto.
UnLost Territories Ricostruire la periferia a Roma Architettura e società nei territori abbandonati Progetti della cattedra di progettazione architettonica e urbana Facoltà di Architettura «Sapienza» Università di Roma prof. arch. Antonino Saggio 2016-2019 / Saggio, Antonino; Antonino De, Francesco; DE FRANCESCO, Gaetano. - (2019).
UnLost Territories Ricostruire la periferia a Roma Architettura e società nei territori abbandonati Progetti della cattedra di progettazione architettonica e urbana Facoltà di Architettura «Sapienza» Università di Roma prof. arch. Antonino Saggio 2016-2019
Saggio;Gaetano
2019
Abstract
UnLost Territories sono i territori apparentemente perduti nella periferia orientale di Roma. Il libro presenta 42 progetti e una infrastruttura urbana, la UnLost Line che si sviluppa attraverso cinque categorie: la capacità di essere multitasking, di sviluppare corridoi ecologici, di ampliare la rete delle informazioni con le nuove tecnologie, di proporre mobilità alternative alla automobile e di svolgere un ruolo catalizzante per la cittadinanza. Nella seconda parte si presentano una trentina di proposte architettoniche, spesso sviluppate insieme ad associazioni che operano nel territorio: da uno SPRAR per i richiedenti asilo a un Campus per l’autonomia del disabile visivo, da un Ostello e Co-working a un Parco tecnologico da un Centro per le tecnologie sportive a una Stazione tranviaria per l’arte in periferia. Il libro si completa con testi dei curatori e dei principali collaboratori al progetto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.