Esito del progetto di ricerca La culture architectonique italienne et francaise à l'époque napoléonienne, diretto da Letizia Tedeschi (Archivio del Moderno, Mendrisio) e Daniel Rabreau (Centre Ledoux, Université Paris I Pantheon-Sorbonne), il saggio, rielaborazione della relazione presentata al convegno internazionale di studi La cultura architettonica italiana e francese in epoca napoleonica: pratiche professionali e questioni stilistiche (Monte Verità, Ascona, Svizzera, 5-8 ottobre 2006) ha come principale obiettivo la ricostruzione del quadro generale delle istituzioni preposte ai lavori pubblici urbani nella Roma napoleonica, puntualizzando il metodo di selezione delle élites professionali che ne dovevano far parte e analizzando la nuova procedura operativa, modellata sull’esempio del servizio di Pontes et Chaussées. Attraverso la lettura di documentazione conservata negli archivi romani, sono state analizzate le direttive ministeriali per la corretta redazione dei progetti, le nuove procedure di aggiudicazione degli appalti e di controllo delle imprese costruttrici. Operazioni che vedevano al centro la nuova figura dell’ingegnere di stato, inserito finalmente in un corpo centralizzato, figura professionale destinata a radicarsi nella realtà romana nella seconda Restaurazione.
L’amministrazione dei lavori pubblici nella Roma napoleonica. Uffici, figure, metodi di intervento / DI MARCO, Fabrizio. - (2012), pp. 111-120. - ARCHIVIO DEL MODERNO. SAGGI.
L’amministrazione dei lavori pubblici nella Roma napoleonica. Uffici, figure, metodi di intervento
Di Marco Fabrizio
2012
Abstract
Esito del progetto di ricerca La culture architectonique italienne et francaise à l'époque napoléonienne, diretto da Letizia Tedeschi (Archivio del Moderno, Mendrisio) e Daniel Rabreau (Centre Ledoux, Université Paris I Pantheon-Sorbonne), il saggio, rielaborazione della relazione presentata al convegno internazionale di studi La cultura architettonica italiana e francese in epoca napoleonica: pratiche professionali e questioni stilistiche (Monte Verità, Ascona, Svizzera, 5-8 ottobre 2006) ha come principale obiettivo la ricostruzione del quadro generale delle istituzioni preposte ai lavori pubblici urbani nella Roma napoleonica, puntualizzando il metodo di selezione delle élites professionali che ne dovevano far parte e analizzando la nuova procedura operativa, modellata sull’esempio del servizio di Pontes et Chaussées. Attraverso la lettura di documentazione conservata negli archivi romani, sono state analizzate le direttive ministeriali per la corretta redazione dei progetti, le nuove procedure di aggiudicazione degli appalti e di controllo delle imprese costruttrici. Operazioni che vedevano al centro la nuova figura dell’ingegnere di stato, inserito finalmente in un corpo centralizzato, figura professionale destinata a radicarsi nella realtà romana nella seconda Restaurazione.File | Dimensione | Formato | |
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