Il periodo compreso tra i regni di Sigismondo di Lussemburgo (1387‐1437), Alberto I d’Asburgo (1437‐1439), Vladislao I Jagellone (1440‐1444), Ladislao V d’Asburgo il Postumo (1445‐1457), Mattia Corvino (1458‐1490) e i successori Jagelloni Vladislao II (1490‐1516) e Luigi II (1516‐1526) appare caratterizzato da due divergenti linee di evoluzione, una economica, l’altra sociale. Dal punto di vista economico proseguiva la crescita che nei secoli precedenti aveva caratterizzato il regno d’Ungheria. La crescita economica non fu però seguita da una parallela trasformazione delle strutture sociali, che anzi subirono una forte polarizzazione e cristallizzazione, con evidenti limiti della mobilità sociale. L’obiettivo del contributo è quello di analizzare questi fenomeni sul lungo periodo, utilizzando quale cartina di tornasole le tre principali rivolte sociali e fiscali del 1437, 1467 e 1514, le quali furono esse stesse il segnale di un progressivo e sempre più diffuso malcontento, ovvero un chiaro segnale della crescente crisi politica e delle contraddizioni economiche e sociali che coinvolsero il regno d’Ungheria tra la fine del Medioevo e gli inizi dell’Età moderna.
Rivolte sociali e fiscali nella Transilvania medievale (XV‐XVI secolo) / Fara, Andrea. - (2019), pp. 76-91.
Rivolte sociali e fiscali nella Transilvania medievale (XV‐XVI secolo)
Andrea Fara
2019
Abstract
Il periodo compreso tra i regni di Sigismondo di Lussemburgo (1387‐1437), Alberto I d’Asburgo (1437‐1439), Vladislao I Jagellone (1440‐1444), Ladislao V d’Asburgo il Postumo (1445‐1457), Mattia Corvino (1458‐1490) e i successori Jagelloni Vladislao II (1490‐1516) e Luigi II (1516‐1526) appare caratterizzato da due divergenti linee di evoluzione, una economica, l’altra sociale. Dal punto di vista economico proseguiva la crescita che nei secoli precedenti aveva caratterizzato il regno d’Ungheria. La crescita economica non fu però seguita da una parallela trasformazione delle strutture sociali, che anzi subirono una forte polarizzazione e cristallizzazione, con evidenti limiti della mobilità sociale. L’obiettivo del contributo è quello di analizzare questi fenomeni sul lungo periodo, utilizzando quale cartina di tornasole le tre principali rivolte sociali e fiscali del 1437, 1467 e 1514, le quali furono esse stesse il segnale di un progressivo e sempre più diffuso malcontento, ovvero un chiaro segnale della crescente crisi politica e delle contraddizioni economiche e sociali che coinvolsero il regno d’Ungheria tra la fine del Medioevo e gli inizi dell’Età moderna.File | Dimensione | Formato | |
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