L’obiettivo del presente lavoro è di indagare le potenziali ricadute sul piano dell'autonomia e della consapevolezza sul proprio apprendimento e dell'agentività degli studenti partecipanti a una sperimentazione pilota eTandem, attraverso un’analisi quantitativa e qulitativa delle interazioni, dei dialoghi collaborativi e delle dinamiche sociali, culturali e psicologiche. Per definizione l’eTandem promuove un apprendimento non formale delle lingue: gli apprendenti si autogestiscono, si correggono a vicenda e pongono l’attenzione sul ruolo comunicativo della lingua. Il loro focus non è tanto l’accuratezza formale quanto la fluidità del discorso. Tale modalità di apprendimento può essere stimolata dall’uso delle nuove tecnologie e può risultare un espediente complementare importante per il conseguimento dei traguardi prefissati nella classe di italiano L2. E’ in linea con le teorie e le tendenze più moderne che pongono un accento sempre maggiore sull’aspetto informale e ludico, centrato sul divertimento dell’apprendimento e dell'insegnamento (Cotroneo & Oddone, 2011; Giglio, 2015). Avvalendosi degli strumenti messi a disposizione dall’ambiente Web 2.0 si crea uno spazio di condivisione, cooperazione e costruzione delle conoscenze per un processo di apprendimento attivo e collaborativo (cf. Gigante, 2013). Il progetto è risultato vincitore del „Label europeo delle Lingue 2016 – Settore Istruzione”, un riconoscimento di qualità attribuito ai progetti di apprendimento linguistico più innovativi, istituito e coordinato dalla Commissione Europea e gestito in Italia per il settore dell’istruzione dall’Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE.
Progetto eTandem con futuri studenti internazionali in mobilità presso l’Università di Padova (eTandem project with future international students at the University of Padua) / Rozsavolgyi, Edit. - (2018), pp. 57-67. - CIVILTÀ ITALIANA. NUOVA SERIE.
Progetto eTandem con futuri studenti internazionali in mobilità presso l’Università di Padova (eTandem project with future international students at the University of Padua)
ROZSAVOLGYI, EDIT
2018
Abstract
L’obiettivo del presente lavoro è di indagare le potenziali ricadute sul piano dell'autonomia e della consapevolezza sul proprio apprendimento e dell'agentività degli studenti partecipanti a una sperimentazione pilota eTandem, attraverso un’analisi quantitativa e qulitativa delle interazioni, dei dialoghi collaborativi e delle dinamiche sociali, culturali e psicologiche. Per definizione l’eTandem promuove un apprendimento non formale delle lingue: gli apprendenti si autogestiscono, si correggono a vicenda e pongono l’attenzione sul ruolo comunicativo della lingua. Il loro focus non è tanto l’accuratezza formale quanto la fluidità del discorso. Tale modalità di apprendimento può essere stimolata dall’uso delle nuove tecnologie e può risultare un espediente complementare importante per il conseguimento dei traguardi prefissati nella classe di italiano L2. E’ in linea con le teorie e le tendenze più moderne che pongono un accento sempre maggiore sull’aspetto informale e ludico, centrato sul divertimento dell’apprendimento e dell'insegnamento (Cotroneo & Oddone, 2011; Giglio, 2015). Avvalendosi degli strumenti messi a disposizione dall’ambiente Web 2.0 si crea uno spazio di condivisione, cooperazione e costruzione delle conoscenze per un processo di apprendimento attivo e collaborativo (cf. Gigante, 2013). Il progetto è risultato vincitore del „Label europeo delle Lingue 2016 – Settore Istruzione”, un riconoscimento di qualità attribuito ai progetti di apprendimento linguistico più innovativi, istituito e coordinato dalla Commissione Europea e gestito in Italia per il settore dell’istruzione dall’Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE.File | Dimensione | Formato | |
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