Il rischio di credito, nella prospettiva del soggetto finanziatore è definibile: il "rischio di qualunque prestito espresso espresso dalla probabilità che l'operazione non dia alcun contributo positivo alla redditività della azienda finanziatrice o addirittura incida sfavorevolmente sui risultati di esercizio" (Dell'Amore 1965). Più recentemente il rischio di credito è stato definito da Sironi (2005) come "l'eventualità che si verifichi una variazione inattesa del merito creditizio; variazione in grado di generare una modifica imprevista del valore del mercato della posizione creditoria. Entrambe le definizioni contengono i due elementi fondanti il rischio di credito: il rischio di insolvenza e il rischio di migrazione. Attraverso un nuovo approccio metodologico e interdisciplinare, nel paper vengono analizzati, secondo la prospettiva della finanza aziendale, del diritto e della economia aziendale (aspetti contabili) i due rischi appena citati, la quantificazione della perdita attesa (expected loss, EL) e la perdita inattesa (unespected loss, UL), la relazione tra perdita attesa e costo del debito, il valore della esposizione creditizia che ci si attende al momento del default (exposure at default, EAD), il tasso atteso di perdita attribuibile alla stessa esposizione creditizia (expected loss rate, ELR). In aggiunta, si definisce il tasso di perdita attesa come il prodotto di altri due fattori: la probabilità di insolvenza del debitore (probability of default, PD), il valore atteso della quota del credito non recuperabile in caso d'insolvenza (loss given default, LGD); e, la stima dell'esposizione al momento di default attraverso l'entità del fido utilizzato (drawn portion, DP), la quota inutilizzata al momento della valutazione (undrawn portion, DP), la percentuale di quota inutilizzata che si prevede sara dal debitore al momento dell'inoslvenza (usage given default, UGD). Nella parte finale si focalizza la ricerca sulla relazione tra perdita attesa e costo del debito inerenti il pricing del prestito al fine di impostare le politiche di differenziazione di tasso di interesse dei prestiti in base al rischio di credito ad essi correlato e si pone in evidenza come il costo del debito per l'impresa dipenda dalla probabilità di default della impresa stessa; che a sua volta dipende dalla situazione economico finanziaria attuale e prospettica della loss given default

Rischio di credito e pricing dei prestiti bancari / Aversa, Dario; Alessandro, Giannozzi; Oliviero, Roggi. - (2019), pp. 13-21. [10.4399/97888255288483].

Rischio di credito e pricing dei prestiti bancari

AVERSA, DARIO
Primo
;
2019

Abstract

Il rischio di credito, nella prospettiva del soggetto finanziatore è definibile: il "rischio di qualunque prestito espresso espresso dalla probabilità che l'operazione non dia alcun contributo positivo alla redditività della azienda finanziatrice o addirittura incida sfavorevolmente sui risultati di esercizio" (Dell'Amore 1965). Più recentemente il rischio di credito è stato definito da Sironi (2005) come "l'eventualità che si verifichi una variazione inattesa del merito creditizio; variazione in grado di generare una modifica imprevista del valore del mercato della posizione creditoria. Entrambe le definizioni contengono i due elementi fondanti il rischio di credito: il rischio di insolvenza e il rischio di migrazione. Attraverso un nuovo approccio metodologico e interdisciplinare, nel paper vengono analizzati, secondo la prospettiva della finanza aziendale, del diritto e della economia aziendale (aspetti contabili) i due rischi appena citati, la quantificazione della perdita attesa (expected loss, EL) e la perdita inattesa (unespected loss, UL), la relazione tra perdita attesa e costo del debito, il valore della esposizione creditizia che ci si attende al momento del default (exposure at default, EAD), il tasso atteso di perdita attribuibile alla stessa esposizione creditizia (expected loss rate, ELR). In aggiunta, si definisce il tasso di perdita attesa come il prodotto di altri due fattori: la probabilità di insolvenza del debitore (probability of default, PD), il valore atteso della quota del credito non recuperabile in caso d'insolvenza (loss given default, LGD); e, la stima dell'esposizione al momento di default attraverso l'entità del fido utilizzato (drawn portion, DP), la quota inutilizzata al momento della valutazione (undrawn portion, DP), la percentuale di quota inutilizzata che si prevede sara dal debitore al momento dell'inoslvenza (usage given default, UGD). Nella parte finale si focalizza la ricerca sulla relazione tra perdita attesa e costo del debito inerenti il pricing del prestito al fine di impostare le politiche di differenziazione di tasso di interesse dei prestiti in base al rischio di credito ad essi correlato e si pone in evidenza come il costo del debito per l'impresa dipenda dalla probabilità di default della impresa stessa; che a sua volta dipende dalla situazione economico finanziaria attuale e prospettica della loss given default
2019
La valutazione del rischio di credito nelle piccole e medie imprese
978-88-255-2884-8
Rischio; credito; pricing; prestiti bancari
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Rischio di credito e pricing dei prestiti bancari / Aversa, Dario; Alessandro, Giannozzi; Oliviero, Roggi. - (2019), pp. 13-21. [10.4399/97888255288483].
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