Rifugiati e piccoli comuni: un’opportunità per l’integrazione

La ricerca sulle politiche per gli immigrati si è a lungo concentrata su un livello nazionale con lo scopo di identificare diversi modelli istituzionali di inclusione nei diritti di cittadinanza. Questa ricerca si occupa di analizzare come caso di studio le iniziative messe in atto a livello locale dai Comuni della Regione Molise, prima in Italia per accoglienza in percentuale rispetto alla grandezza del territorio: nel 2016 il Molise ha visto un aumento del numero di migranti del 111,59% rispetto all’anno precedente, raggiungendo una media di 1,09 migranti ogni 100 residenti, a fronte del limite posto a livello nazionale di 2,5 migranti ogni 1000 residenti. L’ipotesi da verificare è se l’inserimento di migranti nei Comuni di piccole dimensioni (con una popolazione inferiore a 800 abitanti), rispetto all’inserimento in Comuni di dimensioni maggiori (con oltre 5000 abitanti), sia una soluzione per una distribuzione più equilibrata e sostenibile e, quindi, idonea a ridurre le conflittualità che il fenomeno migratorio genera. L’ipotesi verrà verificata attraverso il metodo dell’analisi statistica. Infatti, saranno rilevati all’interno di entrambe le categorie di Comuni individuate alcuni dati significativi come, a titolo generale ed esemplificativo, il livello di istruzione, l’occupazione e l’età dei cittadini dei Comuni considerati; la presenza di migranti uomini, donne, minori o nuclei familiari; la tipologia delle attività di integrazione realizzate dalle amministrazioni comunali; la tipologia delle attività di pubblica utilità poste in essere dai migranti con, o senza, la partecipazione dei cittadini; la partecipazione dei migranti alla vita quotidiana dei cittadini e i mutamenti delle dinamiche sociali che ne sono derivati. Tali dati verranno, poi, elaborati per verificare la relazione tra il livello di integrazione raggiunto dai migranti e le suddette variabili. Infine, attraverso il confronto tra le due categorie di Comuni sarà possibile verificare l’ipotesi indicata, cioè se i flussi provenienti dall’esterno generino effetti migliori sull’interno della comunità di minori dimensioni.