1965, ritorno a Palermo. La neoavanguardia parla di romanzo, ossia qualcosa che stando alla vulgata non le competerebbe. E invece leggendo "Il romanzo sperimentale" si può avere l’impressione opposta: che fu in quell’occasione che ci si ricominciò ad appassionare alle strutture narrative, agli intrecci, ai personaggi. Oggi si tende a pensare che cominciò allora quello che verrà chiamato postmoderno. Alla riproduzione fedele dell’ormai introvabile libro del ’66 si aggiunge ora un corposo resoconto "Col senno di poi": un bilancio di «ciò che è vivo e ciò che è morto», mezzo secolo dopo, degli eroici furori di allora. Affidato tanto ai “reduci” (Balestrini, Barilli, Guglielmi, Arbasino, Tagliaferri, Testa, Mizzau, Pignotti, Curi, Eco, Colombo, Davico Bonino, Di Marco, Vasio e Niccolai) che ai “postumi”: scrittori e critici delle generazioni successive, sino ai ventenni di oggi (Luperini, Cordelli, Ferroni, Muzzioli, Patrizi, Lorenzini, Frasca, Raffaeli, Ottonieri, Re, La Porta, Trevi, Scarpa, Falco, Manganelli, Alfano, Bello Minciacchi, Donnarumma, Weber, Lagioia, Simonetti, Policastro, Loreto, Gallerani, Turi, Annovi, D’Elia, Borelli, Cirolla e 404: file not found). Contributo firmato con lo pseudonimo di Tommaso Ottonieri
Col senno di poi / Pomilio, Tommaso. - (2013), pp. 313-318.
Col senno di poi
Tommaso Pomilio
2013
Abstract
1965, ritorno a Palermo. La neoavanguardia parla di romanzo, ossia qualcosa che stando alla vulgata non le competerebbe. E invece leggendo "Il romanzo sperimentale" si può avere l’impressione opposta: che fu in quell’occasione che ci si ricominciò ad appassionare alle strutture narrative, agli intrecci, ai personaggi. Oggi si tende a pensare che cominciò allora quello che verrà chiamato postmoderno. Alla riproduzione fedele dell’ormai introvabile libro del ’66 si aggiunge ora un corposo resoconto "Col senno di poi": un bilancio di «ciò che è vivo e ciò che è morto», mezzo secolo dopo, degli eroici furori di allora. Affidato tanto ai “reduci” (Balestrini, Barilli, Guglielmi, Arbasino, Tagliaferri, Testa, Mizzau, Pignotti, Curi, Eco, Colombo, Davico Bonino, Di Marco, Vasio e Niccolai) che ai “postumi”: scrittori e critici delle generazioni successive, sino ai ventenni di oggi (Luperini, Cordelli, Ferroni, Muzzioli, Patrizi, Lorenzini, Frasca, Raffaeli, Ottonieri, Re, La Porta, Trevi, Scarpa, Falco, Manganelli, Alfano, Bello Minciacchi, Donnarumma, Weber, Lagioia, Simonetti, Policastro, Loreto, Gallerani, Turi, Annovi, D’Elia, Borelli, Cirolla e 404: file not found). Contributo firmato con lo pseudonimo di Tommaso OttonieriFile | Dimensione | Formato | |
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