Il testo si riallaccia al tema dei castelli aragonesi di fine XV secolo ed inizi XVI, progettati in terra d'Otranto sotto l'influenza di Francesco di Giorgio Martini. In particolare, nel caso di Nardò, si sviluppa l'inserimento grazie ai duchi Acquaviva, feudatari ma anche mecenati ed esperti di arte militare, in una collocazione che precede i modelli delle vicine città di Gallipoli e Otranto. La presenza di un torrione a mandorla, uno dei pochi superstiti insieme a Carovigno, che rimanda ai trattati quattrocenteschi, e la presenza di elementi più antichi potrebbe far retrodatare la costruzione del maniero ad anni diversi da quelli stabiliti dalla storiografia corrente rappresentandone un modello unico.
Il Castello ducale di Nardò. Dagli Acquaviva d'Aragona ai Personè / DE PASCALIS, DONATO GIANCARLO. - (2018), pp. 1-32.
Il Castello ducale di Nardò. Dagli Acquaviva d'Aragona ai Personè
DE PASCALIS, DONATO GIANCARLO
2018
Abstract
Il testo si riallaccia al tema dei castelli aragonesi di fine XV secolo ed inizi XVI, progettati in terra d'Otranto sotto l'influenza di Francesco di Giorgio Martini. In particolare, nel caso di Nardò, si sviluppa l'inserimento grazie ai duchi Acquaviva, feudatari ma anche mecenati ed esperti di arte militare, in una collocazione che precede i modelli delle vicine città di Gallipoli e Otranto. La presenza di un torrione a mandorla, uno dei pochi superstiti insieme a Carovigno, che rimanda ai trattati quattrocenteschi, e la presenza di elementi più antichi potrebbe far retrodatare la costruzione del maniero ad anni diversi da quelli stabiliti dalla storiografia corrente rappresentandone un modello unico.File | Dimensione | Formato | |
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