Visioni per la città del futuro. Roma 2030: l'architettura come risorsa Le città tornano ad essere protagoniste del nostro futuro. Il XXI secolo sarà un secolo urbano. Si stima che dal 2015 al 2025 la popolazione urbanizzata al mondo crescerà di 65 milioni di abitanti l’anno e che, nel 2050, il 55% della ricchezza mondiale sarà concentrata in sole 600 metropoli. Si deve tornare ad investire sul futuro delle città: non solo le dinamiche che derivano dalla globalizzazione e dalla finanziarizzazione dell’economia hanno da tempo modificato lo scenario dello sviluppo, ma digitalizzazione (terza rivoluzione delle macchine), cambiamento climatico e inquinamento, questione energetica e polarizzazione sociale stanno delineando nuove dinamiche di trasformazione che vedono le città cuore del cambiamento. La fase di transizione che stiamo vivendo è molto delicata, fenomeni epocali stanno modificando le nostre società, le nostre economie, il nostro ambiente. C’è un reale bisogno di fondere il dinamismo economico con politiche e investimenti in grado di affrontare i limiti ambientali, economici, culturali e sociali. Le città del mondo, per affrontare le nuove sfide, tornano a disegnare il loro futuro nella crescente trasformazione urbana pianificando interventi e investimenti sulla base di una visione a dieci, venti, trent’anni; si fissano così i contenuti di una nuova fase urbana fatta di crescita, digitalizzazione, resilienza ai cambiamenti climatici.
La Città del Futuro. Roma 2030 l’architettura come risorsa / Bellicini, Lorenzo; Cangelli, Eliana; Colletta, Patrizia; Ridolfi, Alessandro. - (2017), pp. 0-64.
La Città del Futuro. Roma 2030 l’architettura come risorsa
Cangelli Eliana
Conceptualization
;
2017
Abstract
Visioni per la città del futuro. Roma 2030: l'architettura come risorsa Le città tornano ad essere protagoniste del nostro futuro. Il XXI secolo sarà un secolo urbano. Si stima che dal 2015 al 2025 la popolazione urbanizzata al mondo crescerà di 65 milioni di abitanti l’anno e che, nel 2050, il 55% della ricchezza mondiale sarà concentrata in sole 600 metropoli. Si deve tornare ad investire sul futuro delle città: non solo le dinamiche che derivano dalla globalizzazione e dalla finanziarizzazione dell’economia hanno da tempo modificato lo scenario dello sviluppo, ma digitalizzazione (terza rivoluzione delle macchine), cambiamento climatico e inquinamento, questione energetica e polarizzazione sociale stanno delineando nuove dinamiche di trasformazione che vedono le città cuore del cambiamento. La fase di transizione che stiamo vivendo è molto delicata, fenomeni epocali stanno modificando le nostre società, le nostre economie, il nostro ambiente. C’è un reale bisogno di fondere il dinamismo economico con politiche e investimenti in grado di affrontare i limiti ambientali, economici, culturali e sociali. Le città del mondo, per affrontare le nuove sfide, tornano a disegnare il loro futuro nella crescente trasformazione urbana pianificando interventi e investimenti sulla base di una visione a dieci, venti, trent’anni; si fissano così i contenuti di una nuova fase urbana fatta di crescita, digitalizzazione, resilienza ai cambiamenti climatici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.