Espressioni del corpo femminile nel futurismo. I manifesti di Valentine de Saint-Point, la Métachorie, l'aerodanza

1112/5000 The essay analyzes the expressions of the female body in Futurism, initially dedicating attention and comment to the «Manifesto di Fondazione del Futurismo» and to some pages of Filippo Tommaso Marinetti's novel «Mafarka the Futurist» of considerable importance for the female question at biginning of XXth Century. In light of these premises, the essay analyzes and comments on the two Manifestos written by Valentine de Saint-Point, the «Manifesto della Donna Futurista» and the «Manifesto futurista della Lussuria», highlighting their themes, links with contemporary culture, and originality. The second part of the essay critically presents Valentine de Saint-Point's choreutic proposal, the «Métachorie», showing its distances from the futurist assumptions and its characters of extraordinary modernity, and the "aerodanza" created by Giannina Censi in full harmony with the intentions of Marinetti and the first avanguard. From the comparison between the two forms of female dance, new aesthetic conceptions of the woman's body and its expressive potential emerge, in one case geometric-static and in the other linked to the exaltation of the machine and the flight.

Il saggio analizza le espressioni del corpo femminile nel Futurismo, dedicando, inizialmente, attenzione e commento al «Manifesto di Fondazione del Futurismo» e ad alcune pagine del romanzo di Filippo Tommaso Marinetti «Mafarka il futurista» di capitale importanza per la questione femminile all'inizio del XX secolo. Alla luce di queste premesse, il saggio analizza e commenta i due Manifesti di Valentine de Saint-Point, il «Manifesto della Donna futurista» e il «Manifesto futurista della Lussuria», mettendone in evidenza temi, legami con la cultura coeva e aspetti di originalità. La seconda parte del saggio presenta criticamente la proposta coreutica di Valentine de Saint-Point, la «Métachorie», mostrandone le distanze dagli assunti futuristi e i caratteri di straordinaria modernità, e l'aerodanza realizzata da Giannina Censi in piena sintonia con gli intendimenti di Marinetti e della prima avanguardia. Dal confronto tra le due forme di danza femminile emergono concezioni estetiche nuove del corpo della donna e delle sue potenzialità espressive, in un caso geometrico-statiche e nell'altro legate all'esaltazione della macchina e del volo.