La distinzione tra capomastro e architetto non trova giustificazione in un passato in cui la conoscenza dei materiali e delle tecniche costruttive costituiva la base comune - di bottega e di cantiere - per ogni tipo di impresa edilizia e in cui le pratiche consolidate tendevano a farsi riconoscere anche all'interno delle strutture più innovative. In queste pagine si evidenzia un principio - quello della solidarietà indivisibile tra le diverse componenti della città nelle diverse scale che si prendono in considerazione - dagli strumenti di lavoro agli interventi urbanistici, che gli storici dovrebbero sempre tener presenti, anche nella ricerca analitica nei diversi campi specialistici e nella esegesi documentaria. Dare fondatezza storica e dignità culturale ai mestieri legati alla costruzione è dunque uno dei compiti che ancora attendono gli studiosi che dovranno avvalersi degli apporti archeologici, antropologici, linguistici necessari allo scopo: e in questo percorso dovranno essere momenti significativi la formazione di glossari e dizionari riferiti ad ambiti subregionali o locali, e di modalità e procedure esecutive oggi in gran parte scomparse.

L'arte di fabbricare e i fabbricatori. Tecniche costruttive tradizionali e Magistri muratori in Terra d'Otranto dal Medioevo all'Età Moderna / DE PASCALIS, Donato Giancarlo. - (2001), pp. 1-130.

L'arte di fabbricare e i fabbricatori. Tecniche costruttive tradizionali e Magistri muratori in Terra d'Otranto dal Medioevo all'Età Moderna

DE PASCALIS DONATO GIANCARLO
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2001

Abstract

La distinzione tra capomastro e architetto non trova giustificazione in un passato in cui la conoscenza dei materiali e delle tecniche costruttive costituiva la base comune - di bottega e di cantiere - per ogni tipo di impresa edilizia e in cui le pratiche consolidate tendevano a farsi riconoscere anche all'interno delle strutture più innovative. In queste pagine si evidenzia un principio - quello della solidarietà indivisibile tra le diverse componenti della città nelle diverse scale che si prendono in considerazione - dagli strumenti di lavoro agli interventi urbanistici, che gli storici dovrebbero sempre tener presenti, anche nella ricerca analitica nei diversi campi specialistici e nella esegesi documentaria. Dare fondatezza storica e dignità culturale ai mestieri legati alla costruzione è dunque uno dei compiti che ancora attendono gli studiosi che dovranno avvalersi degli apporti archeologici, antropologici, linguistici necessari allo scopo: e in questo percorso dovranno essere momenti significativi la formazione di glossari e dizionari riferiti ad ambiti subregionali o locali, e di modalità e procedure esecutive oggi in gran parte scomparse.
2001
88-497-0041-5
Salento; Puglia; tecniche costruttive tradizionali; Nardò; volte leccesi; cantiere tradizionale
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
L'arte di fabbricare e i fabbricatori. Tecniche costruttive tradizionali e Magistri muratori in Terra d'Otranto dal Medioevo all'Età Moderna / DE PASCALIS, Donato Giancarlo. - (2001), pp. 1-130.
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