Questo è un prodotto realizzato in occasione dei seminari di Sicily Lab organizzati dalla NITRO (gruppo di ricerca di Antonino Saggio) e dall'Università albanese POLIS, tenutosi nel settembre 2012 a Gioiosa Marea, che hanno coinvolto un gruppo misto di giovani membri della facoltà e studenti della POLIS. Il quadro generale di Sicily Lab è delineato dal presupposto che l'Information Technology può essere un catalizzatore per affrontare le situazioni critiche e la complessità delle realtà urbane. Questi seminari mirano a sviluppare proposte di design che esplorano il modo in cui il cambio di paradigma influenza il processo di progettazione e il modo in cui informazioni e tempo possono essere coinvolti in decisioni spaziali e architettoniche. Utilizzando la tecnologia e il tempo come principali fattori per inquadrare l'approccio progettuale, Sicily Lab cerca di promuovere lo sviluppo di interventi plug-in negli spazi pubblici di Gioiosa Marea. L'obiettivo principale del seminario era lo sviluppo di indagini, discussioni e prototipi di progettazione per interventi temporanei che coinvolgono la nozione di spazio, tempo e tecnologia dell'informazione come principale campo di ricerca. La nozione di temporalità ha giocato un ruolo molto importante nella rivitalizzazione degli spazi urbani rimasti. È stato anche aggiunto un ulteriore ingrediente al quadro generale; l'approccio sistematico ed ecologico. Un campo agricolo semi-abbandonato a "La Maddalena" e una scala più ampia di intervento hanno creato l'opportunità di affrontare alcuni dei problemi precedentemente descritti con una diversa natura di intervento. Le informazioni sono sempre state considerate come uno dei principali strumenti di progettazione e i paesaggi naturali e antropizzati hanno fornito la fonte di tali informazioni. Leggendo le tracce artificiali o naturali nel paesaggio, il progetto ha proposto la delineazione e la creazione di una “spina dorsale” formale che passa attraverso il sito del progetto. La cosiddetta spina dorsale diventa il luogo naturale in cui può sorgere un campus lineare e frammentato. I volumi diventano parte di un paesaggio molto artificiale, in grado di comunicare con le tracce storiche presenti nell'area. Le aree in cui i segni nel terreno passano vicino ad alcuni punti crucciali, diventano più importanti e possono essere tradotte in strutture fisiche, in grado di accogliere attività aggiuntive utili al campus ecologico lineare.

Eco Hub - the design proposal of a linear ecological campus on a semi-abandoned agricultural field at "La Maddalena", Gioiosa Marea, Sicily, Italy / Lila, Ardit; Bregasi, Ledian; Dhrami, Kejti; Burda, Mamica. - (2012).

Eco Hub - the design proposal of a linear ecological campus on a semi-abandoned agricultural field at "La Maddalena", Gioiosa Marea, Sicily, Italy

Ardit Lila
;
Ledian Bregasi
;
2012

Abstract

Questo è un prodotto realizzato in occasione dei seminari di Sicily Lab organizzati dalla NITRO (gruppo di ricerca di Antonino Saggio) e dall'Università albanese POLIS, tenutosi nel settembre 2012 a Gioiosa Marea, che hanno coinvolto un gruppo misto di giovani membri della facoltà e studenti della POLIS. Il quadro generale di Sicily Lab è delineato dal presupposto che l'Information Technology può essere un catalizzatore per affrontare le situazioni critiche e la complessità delle realtà urbane. Questi seminari mirano a sviluppare proposte di design che esplorano il modo in cui il cambio di paradigma influenza il processo di progettazione e il modo in cui informazioni e tempo possono essere coinvolti in decisioni spaziali e architettoniche. Utilizzando la tecnologia e il tempo come principali fattori per inquadrare l'approccio progettuale, Sicily Lab cerca di promuovere lo sviluppo di interventi plug-in negli spazi pubblici di Gioiosa Marea. L'obiettivo principale del seminario era lo sviluppo di indagini, discussioni e prototipi di progettazione per interventi temporanei che coinvolgono la nozione di spazio, tempo e tecnologia dell'informazione come principale campo di ricerca. La nozione di temporalità ha giocato un ruolo molto importante nella rivitalizzazione degli spazi urbani rimasti. È stato anche aggiunto un ulteriore ingrediente al quadro generale; l'approccio sistematico ed ecologico. Un campo agricolo semi-abbandonato a "La Maddalena" e una scala più ampia di intervento hanno creato l'opportunità di affrontare alcuni dei problemi precedentemente descritti con una diversa natura di intervento. Le informazioni sono sempre state considerate come uno dei principali strumenti di progettazione e i paesaggi naturali e antropizzati hanno fornito la fonte di tali informazioni. Leggendo le tracce artificiali o naturali nel paesaggio, il progetto ha proposto la delineazione e la creazione di una “spina dorsale” formale che passa attraverso il sito del progetto. La cosiddetta spina dorsale diventa il luogo naturale in cui può sorgere un campus lineare e frammentato. I volumi diventano parte di un paesaggio molto artificiale, in grado di comunicare con le tracce storiche presenti nell'area. Le aree in cui i segni nel terreno passano vicino ad alcuni punti crucciali, diventano più importanti e possono essere tradotte in strutture fisiche, in grado di accogliere attività aggiuntive utili al campus ecologico lineare.
2012
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1345792
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