Il capitolo mostra come la teoria dell’evoluzione integra l’approccio meccanicistico ai disturbi mentali, proprio delle scienze cognitive, ricaratterizzando l’influenza della componente ambientale nell’eziologia di tali disturbi e introducendo la variabile delle cosiddette cause remote. La rilevanza di selezione naturale e adattamento all’ambiente dei meccanismi neurocognitivi in psicopatologia emerge sia nei modelli del danno (breakdown), se si considera la disfunzione di uno o più meccanismi come il mancato effetto selettivo pertinente o che in alcuni casi tale disfunzione può mantenersi nelle generazioni in quanto associata a tratti adattivi, sia nei modelli propriamente adattamentistici quali quelli che evidenziano dissonanze tra attività pertinenti del meccanismo e ambiente mutato (mismatch) e quelli per cui l’ambiente mutato favorisce pattern di funzionamento imprevisti (persistence). Verranno descritti processi quali il carico di mutazione, la selezione stabilizzante e i cambiamenti contingenti. L’obiettivo del capitolo è di presentare criticamente questo approccio, difendendolo da diffusi travisamenti.
Il paradosso dell’evoluzione: disturbi mentali e selezione naturale / Sirgiovanni, Elisabetta. - (2019), pp. 83-98.
Il paradosso dell’evoluzione: disturbi mentali e selezione naturale
SIRGIOVANNI, ELISABETTA
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2019
Abstract
Il capitolo mostra come la teoria dell’evoluzione integra l’approccio meccanicistico ai disturbi mentali, proprio delle scienze cognitive, ricaratterizzando l’influenza della componente ambientale nell’eziologia di tali disturbi e introducendo la variabile delle cosiddette cause remote. La rilevanza di selezione naturale e adattamento all’ambiente dei meccanismi neurocognitivi in psicopatologia emerge sia nei modelli del danno (breakdown), se si considera la disfunzione di uno o più meccanismi come il mancato effetto selettivo pertinente o che in alcuni casi tale disfunzione può mantenersi nelle generazioni in quanto associata a tratti adattivi, sia nei modelli propriamente adattamentistici quali quelli che evidenziano dissonanze tra attività pertinenti del meccanismo e ambiente mutato (mismatch) e quelli per cui l’ambiente mutato favorisce pattern di funzionamento imprevisti (persistence). Verranno descritti processi quali il carico di mutazione, la selezione stabilizzante e i cambiamenti contingenti. L’obiettivo del capitolo è di presentare criticamente questo approccio, difendendolo da diffusi travisamenti.File | Dimensione | Formato | |
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