Alcuni amici, studiosi e studenti mi hanno manifestato in questi anni l’esigenza di collocare la fase attuale dell’architettura in una prospettiva più ampia, per arrivare a comprendere questi nostri anni così ricchi di fermenti all’interno di un percorso storico. La riscrittura della storia quando nuove prospettive emergono è d’altronde una tradizione ben radicata all’interno della letteratura, dell’arte e, naturalmente, della storia dell’architettura. La necessità che muove la scrittura di questo libro è che la presenza così forte e massiccia dell’informazione e dell’informatica e l’affermazione di modi di produzione completamente distinti da quelli industriali e manifatturieri impongono la creazione, come direbbe Thomas Kuhn, “di una scienza rivoluzionaria” anche in architettura. Una scienza che riformuli i suoi assunti, il suo contesto, i suoi metodi, perché troppo forti sono i cambiamenti intorno a noi per cercare di comprenderli dentro un modello nato in tutt’altro contesto e per tutt’altre ragioni. D’altronde, è da anni ormai che le espressioni “società post-industriale”, “civiltà dell’informazione”, “terza ondata” hanno assunto un ruolo centrale nella riflessione contemporanea sulla scia degli studi di Alvin Toffler. L’emergere della necessità di una “scienza rivoluzionaria” anche in architettura è intimamente legata a una concezione che vede nella modernità lo sforzo verso la trasformazione delle “crisi in valore”, in una tensione che, proprio perché storicamente radicata e motivata, non può che tendere a ricercare un’estetica di rottura e di cambiamento.
Epoka e individualitetit, 1929-1939. Nga Sanatoriumi i Paimio-s tek Fallingwater-i. Rikrijimi i kuptimit, 1945-1956. Nga Unite d’habitation tek Sidney Opera House trad. Parte seconda L’età dell’individualità: 1929-39. Dal Sanatorio di Paimio a Fallingwater Parte terza La ricostruzione del significato: 1945-56 Dall’unité d’habitation alla Sidney Opera House / Lila, Ardit. - (2015), pp. 105-187.
Epoka e individualitetit, 1929-1939. Nga Sanatoriumi i Paimio-s tek Fallingwater-i. Rikrijimi i kuptimit, 1945-1956. Nga Unite d’habitation tek Sidney Opera House trad. Parte seconda L’età dell’individualità: 1929-39. Dal Sanatorio di Paimio a Fallingwater Parte terza La ricostruzione del significato: 1945-56 Dall’unité d’habitation alla Sidney Opera House
ARDIT
2015
Abstract
Alcuni amici, studiosi e studenti mi hanno manifestato in questi anni l’esigenza di collocare la fase attuale dell’architettura in una prospettiva più ampia, per arrivare a comprendere questi nostri anni così ricchi di fermenti all’interno di un percorso storico. La riscrittura della storia quando nuove prospettive emergono è d’altronde una tradizione ben radicata all’interno della letteratura, dell’arte e, naturalmente, della storia dell’architettura. La necessità che muove la scrittura di questo libro è che la presenza così forte e massiccia dell’informazione e dell’informatica e l’affermazione di modi di produzione completamente distinti da quelli industriali e manifatturieri impongono la creazione, come direbbe Thomas Kuhn, “di una scienza rivoluzionaria” anche in architettura. Una scienza che riformuli i suoi assunti, il suo contesto, i suoi metodi, perché troppo forti sono i cambiamenti intorno a noi per cercare di comprenderli dentro un modello nato in tutt’altro contesto e per tutt’altre ragioni. D’altronde, è da anni ormai che le espressioni “società post-industriale”, “civiltà dell’informazione”, “terza ondata” hanno assunto un ruolo centrale nella riflessione contemporanea sulla scia degli studi di Alvin Toffler. L’emergere della necessità di una “scienza rivoluzionaria” anche in architettura è intimamente legata a una concezione che vede nella modernità lo sforzo verso la trasformazione delle “crisi in valore”, in una tensione che, proprio perché storicamente radicata e motivata, non può che tendere a ricercare un’estetica di rottura e di cambiamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.