Si prendono in esame due isolati urbani riconducibili per l’iniziale fase di formazione, a interventi di riqualificazione del rione Trastevere databili all’inizio del XVII secolo. Il pontificato di Paolo V segna una stagione di rara attenzione per l’urbanizzazione di questo rione. I progetti di sviluppo urbano, incentivati dall’aumentato rifornimento idrico (Acqua Paola), prevedono l’apertura di nuove importanti nuove vie di comunicazione per migliorare i collegamenti con l’altra sponda del fiume. I nuovi tracciati ridisegnano la scacchiera viaria riconfigurando i fronti stradali del preesistente. I due isolati esaminati gravitano entrambi nella zona di influenza della basilica di S. Maria in Trastevere. Il primo, alle pendici del colle Gianicolo, in cima a piazza delle Fornaci, su diretto dominio della basilica transtiberina, diviene sede del monastero di S. Maria dei Sette Dolori. Il secondo, all’imbocco della nuova via di S. Francesco a Ripa, davanti alla chiesa di San Callisto, comprende un palazzo identificato come prima residenza di Cassiano del Pozzo, successivamente ampliato e trasformato in architettura monastica. Con l’ausilio della cartografia storica e di documentazione archivistica e grafica inedita si ricostruisce la trasformazione dei due isolati in complessi di interesse storico, architettonico e monumentale. I due casi sono accomunati dalla recente conversione delle strutture architettoniche insistenti sull’isolato in strutture ricettive.
Riuso e autonomia tipologica nel monastero di S. Maria dei Sette Dolori e nel palazzo delle Monache di S. Anna a Trastevere / Tabarrini, Marisa. - (2014). (Intervento presentato al convegno Convegno internazionale Fra doppi muri. Cultura e arte claustrale femminile a Roma in età moderna. tenutosi a Roma, Istituto Svedese di Studi Classici e Accademia Nazionale di San Luca).
Riuso e autonomia tipologica nel monastero di S. Maria dei Sette Dolori e nel palazzo delle Monache di S. Anna a Trastevere
Marisa Tabarrini
2014
Abstract
Si prendono in esame due isolati urbani riconducibili per l’iniziale fase di formazione, a interventi di riqualificazione del rione Trastevere databili all’inizio del XVII secolo. Il pontificato di Paolo V segna una stagione di rara attenzione per l’urbanizzazione di questo rione. I progetti di sviluppo urbano, incentivati dall’aumentato rifornimento idrico (Acqua Paola), prevedono l’apertura di nuove importanti nuove vie di comunicazione per migliorare i collegamenti con l’altra sponda del fiume. I nuovi tracciati ridisegnano la scacchiera viaria riconfigurando i fronti stradali del preesistente. I due isolati esaminati gravitano entrambi nella zona di influenza della basilica di S. Maria in Trastevere. Il primo, alle pendici del colle Gianicolo, in cima a piazza delle Fornaci, su diretto dominio della basilica transtiberina, diviene sede del monastero di S. Maria dei Sette Dolori. Il secondo, all’imbocco della nuova via di S. Francesco a Ripa, davanti alla chiesa di San Callisto, comprende un palazzo identificato come prima residenza di Cassiano del Pozzo, successivamente ampliato e trasformato in architettura monastica. Con l’ausilio della cartografia storica e di documentazione archivistica e grafica inedita si ricostruisce la trasformazione dei due isolati in complessi di interesse storico, architettonico e monumentale. I due casi sono accomunati dalla recente conversione delle strutture architettoniche insistenti sull’isolato in strutture ricettive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.