A fronte della contrapposizione sviluppatasi nella dottrina italiana sul problema dei limiti verticali della proprietà fondiaria, il contrasto può essere sintetizzato riducendo i diversi orientamenti ad un'interpretazione “dinamica” ed una “statica”. Lo scritto ne propone un superamento nel senso che il limite verticale, stigmatizzato per la sua funzione individuatrice della dimensione spaziale dell’oggetto del diritto di proprietà del dominus soli, non è, a tal stregua, qualche cosa di essenzialmente diverso dal limite quale tradizionale modo di esprimere il reale e concreto assetto conformativo del contenuto del diritto di proprietà a questo soggetto spettante. Il limite verticale è proprio la rappresentazione statica, attuale e determinata, della potenzialità dinamica del diritto nel momento in cui esso si è “esteso”.
Sui limiti verticali della proprietà fondiaria / Addis, Fabio. - (2008), pp. 15-32.
Sui limiti verticali della proprietà fondiaria
ADDIS, Fabio
2008
Abstract
A fronte della contrapposizione sviluppatasi nella dottrina italiana sul problema dei limiti verticali della proprietà fondiaria, il contrasto può essere sintetizzato riducendo i diversi orientamenti ad un'interpretazione “dinamica” ed una “statica”. Lo scritto ne propone un superamento nel senso che il limite verticale, stigmatizzato per la sua funzione individuatrice della dimensione spaziale dell’oggetto del diritto di proprietà del dominus soli, non è, a tal stregua, qualche cosa di essenzialmente diverso dal limite quale tradizionale modo di esprimere il reale e concreto assetto conformativo del contenuto del diritto di proprietà a questo soggetto spettante. Il limite verticale è proprio la rappresentazione statica, attuale e determinata, della potenzialità dinamica del diritto nel momento in cui esso si è “esteso”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.