Lo scritto offre un inquadramento sistematico dei rimedi dilatori disciplinati dagli artt. 1460 e 1461 c.c., analizzati alla luce della più recente evoluzione del diritto privato europeo e dell’incidenza sistematica dell’art. 71 Convenzione di Vienna sulla vendita internazionale di cose mobili. Una più attenta valutazione del nesso sinallagmatico che deve intercorrere tra le prestazioni per consentire l’impiego di questi rimedi induce a contestarne la tradizionale riconduzione alla c.d. «autotutela privata» e a ritenerli espressione di un più ampio principio, che legittima la sospensione dell’adempimento a fronte di una situazione dalla quale sia ragionevole dedurre un’attuale o potenziale violazione dell’obbligo di eseguire la controprestazione. Particolare attenzione è dunque dedicata all’individuazione dei connotati caratterizzanti le situazioni fattuali in presenza delle quali i rimedi possono essere esperiti e, segnatamente, ai rapporti intercorrenti tra l’inadempimento e il «mutamento» delle condizioni patrimoniali. Nella parte finale dello scritto si delineano i limiti di ammissibilità dell’esclusione convenzionale dell’esercizio dei rimedi dilatori (clausola solve et repete).

Le eccezioni dilatorie / Addis, Fabio. - (2006), pp. 413-491.

Le eccezioni dilatorie

ADDIS, Fabio
2006

Abstract

Lo scritto offre un inquadramento sistematico dei rimedi dilatori disciplinati dagli artt. 1460 e 1461 c.c., analizzati alla luce della più recente evoluzione del diritto privato europeo e dell’incidenza sistematica dell’art. 71 Convenzione di Vienna sulla vendita internazionale di cose mobili. Una più attenta valutazione del nesso sinallagmatico che deve intercorrere tra le prestazioni per consentire l’impiego di questi rimedi induce a contestarne la tradizionale riconduzione alla c.d. «autotutela privata» e a ritenerli espressione di un più ampio principio, che legittima la sospensione dell’adempimento a fronte di una situazione dalla quale sia ragionevole dedurre un’attuale o potenziale violazione dell’obbligo di eseguire la controprestazione. Particolare attenzione è dunque dedicata all’individuazione dei connotati caratterizzanti le situazioni fattuali in presenza delle quali i rimedi possono essere esperiti e, segnatamente, ai rapporti intercorrenti tra l’inadempimento e il «mutamento» delle condizioni patrimoniali. Nella parte finale dello scritto si delineano i limiti di ammissibilità dell’esclusione convenzionale dell’esercizio dei rimedi dilatori (clausola solve et repete).
2006
Trattato del contratto
9788814126246
Eccezioni dilatorie, eccezione d'inadempimento, sospensione dell'esecuzione, clausola solve et repete
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Le eccezioni dilatorie / Addis, Fabio. - (2006), pp. 413-491.
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