Partendo da una completa revisione delle fonti, il saggio redatto per il volume dedicato al 500esimo anniversario dell'inizio della costruzione del castello reale di Chambord e della morte di Leonardo da Vinci, apporta sostanziali novità sulla genesi del progetto del grandioso edificio commissionato da Francesco I di Valois. L'analisi dei disegni conservati nel ms di Cheverny e la loro restituzione in scala hanno dimostrato l'esistenza di un primo progetto, di dimensioni minori rispetto a quanto poi effettivamente realizzato, riconducibile alla tipologia della residenza di caccia e databile al 1516-1518, attribuibile a mano italiana. Una più accurata contestualizzazione storica del progetto nella politica europea e nel delicato equilibrio tra Francia, Impero e papato alla vigilia dell'elezione di Carlo V, getta luce sul ruolo giocato rispettivamente da Francesco I, da Leonardo da Vinci e da Domenico da Cortona nel passaggio dal progetto di un padiglione di caccia a quello dell'edificio monumentale giunto ai nostri giorni.
Chambord et l’Italie. Léonard de Vinci, Dominique de Cortone et les ambitions de François Ier / Bardati, Flaminia. - (2019), pp. 141-157.
Chambord et l’Italie. Léonard de Vinci, Dominique de Cortone et les ambitions de François Ier
bardati
2019
Abstract
Partendo da una completa revisione delle fonti, il saggio redatto per il volume dedicato al 500esimo anniversario dell'inizio della costruzione del castello reale di Chambord e della morte di Leonardo da Vinci, apporta sostanziali novità sulla genesi del progetto del grandioso edificio commissionato da Francesco I di Valois. L'analisi dei disegni conservati nel ms di Cheverny e la loro restituzione in scala hanno dimostrato l'esistenza di un primo progetto, di dimensioni minori rispetto a quanto poi effettivamente realizzato, riconducibile alla tipologia della residenza di caccia e databile al 1516-1518, attribuibile a mano italiana. Una più accurata contestualizzazione storica del progetto nella politica europea e nel delicato equilibrio tra Francia, Impero e papato alla vigilia dell'elezione di Carlo V, getta luce sul ruolo giocato rispettivamente da Francesco I, da Leonardo da Vinci e da Domenico da Cortona nel passaggio dal progetto di un padiglione di caccia a quello dell'edificio monumentale giunto ai nostri giorni.File | Dimensione | Formato | |
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