L’idea di progetto promuove e valorizza la condivisione delle esperienze, stimolando e favorendo i processi di relazione e di scambio delle conoscenze tra i turisti, portatori di nuovi saperi, e la cittadinanza, depositaria delle antiche tradizioni; si ritiene che per tale via si possano innescare processi di rigenerazione urbana profondi, duraturi, sostenibili, che contrastino il progressivo abbandono e impoverimento economico e sociale del Centro Storico e del Borgo Nuovo. Questa strategia si riflette sulle scelte di progetto: una quota rilevante del piano terra è destinata a spazi duttili e flessibili che, oltre a rappresentare gli ambienti di soggiorno e di servizio per gli ospiti, possono trasformarsi, in luoghi dove ospitare eventi, accogliere manifestazioni, promuovere incontri e dibattiti che vedano protagonisti la cittadinanza e/o gli ospiti dell’albergo. Particolare enfasi è posta al rapporto tra gli ambienti interni e gli spazi pubblici, intesi come reale prosecuzione all’esterno dei luoghi della socializzazione: questa continuità è sottolineata da cannocchiali di ingresso in ferro corten e dalla riproposizione della tradizionale pavimentazione in pietra calcarea che viene utilizzata sia negli interni di “uso pubblico” che negli esterni. Un ulteriore elemento distintivo della proposta è costituito dalla valorizzazione tipomorfologica degli edifici: gli ambienti a uso “diverso” sono al piano terra, mentre le unità alloggiative sono ai piani primo e risultano accessibili attraverso le esistenti scale esterne o i nuovi collegamenti interni. Infine, per valorizzare appieno i caratteri storici della minuta e fragile edilizia storica, particolare attenzione è rivolta al restauro delle facciate, alla conservazione dei partiti architettonici esistenti, al ripristino delle lacune e dei vuoti.

L’Idea Il progetto per l’albergo diffuso del Borgo Nuovo promuove e valorizza la condivisione delle esperienze, stimolando e favorendo i processi di relazione e di scambio delle conoscenze tra i turisti, portatori di nuovi saperi, e la cittadinanza, depositaria delle antiche tradizioni; si ritiene che per tale via si possano innescare processi di rigenerazione urbana profondi, duraturi, sostenibili, che contrastino il progressivo abbandono e impoverimento economico e sociale del Centro Storico e del Borgo Nuovo. Questa strategia si riflette sulle scelte di progetto: una quota rilevante del piano terra degli immobili di concorso è destinata a spazi duttili e flessibili che, oltre a rappresentare gli ambienti di soggiorno e di servizio per gli ospiti, possono trasformarsi, in luoghi dove ospitare eventi, accogliere manifestazioni, promuovere incontri e dibattiti che vedano protagonisti la cittadinanza e/o gli ospiti dell’albergo. Particolare enfasi è posta al rapporto tra gli ambienti interni e gli spazi pubblici, intesi come reale prosecuzione all’esterno dei luoghi della socializzazione: questa continuità è sottolineata da cannocchiali di ingresso in ferro corten e dalla riproposizione della tradizionale pavimentazione in pietra calcarea che viene utilizzata sia negli interni di “uso pubblico” che negli esterni. Un ulteriore elemento distintivo della proposta è costituito dalla valorizzazione tipomorfologica degli edifici: gli ambienti a uso “diverso” sono al piano terra, mentre le unità alloggiative sono ai piani primo e risultano accessibili attraverso le esistenti scale esterne o i nuovi collegamenti interni. Infine, per valorizzare appieno i caratteri storici della minuta e fragile edilizia storica, particolare attenzione è rivolta al restauro delle facciate, alla conservazione dei partiti architettonici esistenti, al ripristino delle lacune e dei vuoti. Descrizione del progetto architettonico Il progetto recupera e valorizza i caratteri del Centro Storico e del Borgo Nuovo attraverso una serie di interventi che, pur nel rispetto della memoria e dell’identità dei luoghi e dei suoi manufatti, non rinunciano a definire l’ identità dell’albergo diffuso. Oltre al recupero di un’immagine in parte perduta, si intende avviare una complessa strategia urbana che valorizzi il territorio, promuova le attività economiche, rigeneri il tessuto urbano, definisca un modello di ospitalità fondato sull’autenticità delle esperienze. I principali interventi riguardano: - Il ripristino della continuità morfologica e della quinta edilizia su via Puglia e via Borgo, attraverso la realizzazione di un edificio che insiste sul vuoto urbano della particella 295, riprendendo la sagoma e il sedime dell’immobile preesistente. Il nuovo intervento accoglie una sala multiuso ed è accessibile direttamente dalla strada; le pareti esterne sono realizzate in pietra arenaria locale, con l’inserimento di elementi in vetro mattone di dimensione uguale alla pietra, distribuiti con densità di concentrazione decrescente dal basso verso l’alto. - Il ripristino dei caratteri tipologici del Centro Storico. Analogamente all’uso tradizionale, i piani terra degli immobili interessati dal bando sono destinati ad attività di soggiorno, produttive e comunque comuni. In particolare si è pensato di destinare questi spazi, oltre che al soggiorno degli ospiti, anche a luoghi di condivisione delle conoscenze tra i turisti, portatori di nuovi saperi, e la cittadinanza, depositaria delle antiche tradizioni. Queste attività si ampliano negli spazi esterni che, per tal via, “entrano” nel progetto. - Sempre all’interno della strategia di ripristino dei caratteri tipologici del Centro Storico, i piani primo degli edifici sono invece destinati alla residenzialità medio-alta dell’albergo diffuso. Alcune stanze accedono da spazi comuni, altre da collegamenti interni, altre ancora da scale poste, secondo la tradizione, all’esterno dei volumi. - I modi d’uso del tessuto urbano vengono riconfermati e potenziati. La tradizionale “unità di vicinato”, che coincideva con la piccola corte antistante l’uscio di casa, viene riproposta nel rapporto esterno-interno descritto al punto precedente e, in alcuni casi, addirittura potenziata.

Concorso internazionale di progettazione: “L’albergo diffuso del Borgo Nuovo - Monteleone di Puglia (Fg)” / Petrangeli, Maurizio; Esposito, Daniela; Guglielmi, Laura. - (2015).

Concorso internazionale di progettazione: “L’albergo diffuso del Borgo Nuovo - Monteleone di Puglia (Fg)”

PETRANGELI, MAURIZIO;ESPOSITO, Daniela;GUGLIELMI, LAURA
2015

Abstract

L’Idea Il progetto per l’albergo diffuso del Borgo Nuovo promuove e valorizza la condivisione delle esperienze, stimolando e favorendo i processi di relazione e di scambio delle conoscenze tra i turisti, portatori di nuovi saperi, e la cittadinanza, depositaria delle antiche tradizioni; si ritiene che per tale via si possano innescare processi di rigenerazione urbana profondi, duraturi, sostenibili, che contrastino il progressivo abbandono e impoverimento economico e sociale del Centro Storico e del Borgo Nuovo. Questa strategia si riflette sulle scelte di progetto: una quota rilevante del piano terra degli immobili di concorso è destinata a spazi duttili e flessibili che, oltre a rappresentare gli ambienti di soggiorno e di servizio per gli ospiti, possono trasformarsi, in luoghi dove ospitare eventi, accogliere manifestazioni, promuovere incontri e dibattiti che vedano protagonisti la cittadinanza e/o gli ospiti dell’albergo. Particolare enfasi è posta al rapporto tra gli ambienti interni e gli spazi pubblici, intesi come reale prosecuzione all’esterno dei luoghi della socializzazione: questa continuità è sottolineata da cannocchiali di ingresso in ferro corten e dalla riproposizione della tradizionale pavimentazione in pietra calcarea che viene utilizzata sia negli interni di “uso pubblico” che negli esterni. Un ulteriore elemento distintivo della proposta è costituito dalla valorizzazione tipomorfologica degli edifici: gli ambienti a uso “diverso” sono al piano terra, mentre le unità alloggiative sono ai piani primo e risultano accessibili attraverso le esistenti scale esterne o i nuovi collegamenti interni. Infine, per valorizzare appieno i caratteri storici della minuta e fragile edilizia storica, particolare attenzione è rivolta al restauro delle facciate, alla conservazione dei partiti architettonici esistenti, al ripristino delle lacune e dei vuoti. Descrizione del progetto architettonico Il progetto recupera e valorizza i caratteri del Centro Storico e del Borgo Nuovo attraverso una serie di interventi che, pur nel rispetto della memoria e dell’identità dei luoghi e dei suoi manufatti, non rinunciano a definire l’ identità dell’albergo diffuso. Oltre al recupero di un’immagine in parte perduta, si intende avviare una complessa strategia urbana che valorizzi il territorio, promuova le attività economiche, rigeneri il tessuto urbano, definisca un modello di ospitalità fondato sull’autenticità delle esperienze. I principali interventi riguardano: - Il ripristino della continuità morfologica e della quinta edilizia su via Puglia e via Borgo, attraverso la realizzazione di un edificio che insiste sul vuoto urbano della particella 295, riprendendo la sagoma e il sedime dell’immobile preesistente. Il nuovo intervento accoglie una sala multiuso ed è accessibile direttamente dalla strada; le pareti esterne sono realizzate in pietra arenaria locale, con l’inserimento di elementi in vetro mattone di dimensione uguale alla pietra, distribuiti con densità di concentrazione decrescente dal basso verso l’alto. - Il ripristino dei caratteri tipologici del Centro Storico. Analogamente all’uso tradizionale, i piani terra degli immobili interessati dal bando sono destinati ad attività di soggiorno, produttive e comunque comuni. In particolare si è pensato di destinare questi spazi, oltre che al soggiorno degli ospiti, anche a luoghi di condivisione delle conoscenze tra i turisti, portatori di nuovi saperi, e la cittadinanza, depositaria delle antiche tradizioni. Queste attività si ampliano negli spazi esterni che, per tal via, “entrano” nel progetto. - Sempre all’interno della strategia di ripristino dei caratteri tipologici del Centro Storico, i piani primo degli edifici sono invece destinati alla residenzialità medio-alta dell’albergo diffuso. Alcune stanze accedono da spazi comuni, altre da collegamenti interni, altre ancora da scale poste, secondo la tradizione, all’esterno dei volumi. - I modi d’uso del tessuto urbano vengono riconfermati e potenziati. La tradizionale “unità di vicinato”, che coincideva con la piccola corte antistante l’uscio di casa, viene riproposta nel rapporto esterno-interno descritto al punto precedente e, in alcuni casi, addirittura potenziata.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1336157
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