Moral subjects and "exempla virtutis" at the start of the eighteenth century: art and politics in England, Rome and Venice

Il saggio, inserendosi all’interno di una tradizione di studi di recente fondazione, riflette sulla precoce attenzione con cui la committenza inglese, già a partire dal primo decennio del Settecento, guardò alla cultura antica. Indagando gli interessi collezionistici del partito Whig e soffermandosi, in particolar modo, su quanto commissionato a Roma dal gran turista britannico Thomas Coke, lo scritto intende dare un contributo alla rilettura critica della storia dell’arte del secolo XVIII definendo l’interesse per la classicità quale fenomeno diffuso a livello europeo già nei decenni che precorrono il cosiddetto periodo Neoclassico.