Shopdropping art. Allestimenti estremi o di seconda specie

La Shopdropping Art è una strategia artistica che diffonde l’inserimento delle arti all’interno degli spazi pubblici del consumo, commerciale o culturale. È quindi una pratica al confine tra arte e architettura, in quanto altera la progettazione degli allestimenti museali o commerciali. Le performance della Shopdropping Art consistono prevalentemente nel lasciare oggetti artistici fatti a mano in centri commerciali, musei, spazi urbani. Questi oggetti si possono aggiungere a opere d’arte in gallerie o musei, come nel caso di Bansky alla Tate Gallery di Londra, o possono essere lasciati nei grandi magazzini, a confutare il valore seriale e “immateriale” della merce, come nel caso di Saldana, Bakker e altri artisti. La Shopdropping Art, insomma, ci racconta il latente conflitto tra la dimensione virtuale della merce e quella materiale del consumo.