La stanza all'aperto. Il Voyage d’Orient nella coscienza del modernocontemporaneo

Il 2015 è il cinquantenario non solo della morte del Maestro svizzero, ma anche della pubblicazione del Voyage d’Orient, il suo primo libro, che scrisse nel 1911 e che rimase per cinquantaquattro anni inedito. In questo testo fu finalmente svelata l’origine di quelle tematiche mediterranee inquiete, surrealiste e irrazionali presenti nelle sue opere, ma completamente assenti negli scritti - Manifesto; furono spiegate - e confutate - le apparenti contraddizioni tra le prime opere e quelle della maturità. L’esperienza giovanile di Le Corbusier segnò l’esordio del fenomeno del recupero delle forme e delle strategie progettuali dell’edilizia vernacolare mediterranea nell’architettura modernocontemporanea, di cui il tema della Stanza all’aperto è paradigma. Partendo dal testo e dagli schizzi del Voyage d’Orient, nonché delle opere dei primi anni Trenta, come Villa Savoye, Villa Stein e, soprattutto, l’Attico Bestegui, il patio mediterraneo compì un viaggio surreale nelle opere e nei pensieri di molti esponenti del Movimento Moderno e del Contemporaneo, tra cui Rudofsky.