Nella Roma contemporanea della crisi, il centro storico è diventato un outlet per turisti e l’enorme periferia il vero luogo della cittadinanza. Il Grande Raccordo Anulare, un tracciato regolatore circolare impostato sul confine tra le vecchie periferie consolidate e i nuovi caotici quartieri della corona esterna, è ormai l’unica figura urbana con la forza di strutturare la forma della metropoli. Il territorio del GRA, infatti, è l’embrione di una città mediterranea «legale al di fuori della legalità», regolata esclusivamente dal mercato e da questa forma archetipica; è un teatro cinematico di paesaggi eterogenei, privi di qualità urbanistiche e architettoniche ma dotati d’inediti valori estetici, scaturiti proprio dalla fusione del particolare contesto fisico-culturale con il segno unificante della grande infrastruttura. Paesaggi che non sono abitati da soggetti deboli rinchiusi in ghetti o da élite asserragliate in enclave sorvegliate, ma da nuove popolazioni ibride che, per diversi motivi, costruiscono case sull'unica fascia infrastrutturata del territorio.
Roma informale. La città mediterranea del GRA / Lanzetta, Alessandro. - (2018), pp. 1-123.
Roma informale. La città mediterranea del GRA
Alessandro Lanzetta
2018
Abstract
Nella Roma contemporanea della crisi, il centro storico è diventato un outlet per turisti e l’enorme periferia il vero luogo della cittadinanza. Il Grande Raccordo Anulare, un tracciato regolatore circolare impostato sul confine tra le vecchie periferie consolidate e i nuovi caotici quartieri della corona esterna, è ormai l’unica figura urbana con la forza di strutturare la forma della metropoli. Il territorio del GRA, infatti, è l’embrione di una città mediterranea «legale al di fuori della legalità», regolata esclusivamente dal mercato e da questa forma archetipica; è un teatro cinematico di paesaggi eterogenei, privi di qualità urbanistiche e architettoniche ma dotati d’inediti valori estetici, scaturiti proprio dalla fusione del particolare contesto fisico-culturale con il segno unificante della grande infrastruttura. Paesaggi che non sono abitati da soggetti deboli rinchiusi in ghetti o da élite asserragliate in enclave sorvegliate, ma da nuove popolazioni ibride che, per diversi motivi, costruiscono case sull'unica fascia infrastrutturata del territorio.File | Dimensione | Formato | |
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