Secondo il WHO l’infertilità di una coppia sessualmente attiva è l’incapacità di ottenere una gravidanza nonostante un periodo superiore ad un anno di rapporti non protetti. Secondo la European Society For Human Reproduction and Embryology (ESHRE) l’infertilità è definita come l’assenza di gravidanza dopo due anni di regolare esposizione a rapporti potenzialmente fertili. Ciò implica l’integrazione delle potenzialità di entrambi i componenti della coppia. L'infertilità maschile viene definita, secondo i parametri del WHO, come l'impossibilità di indurre gravidanza dopo almeno dodici mesi di rapporti liberi e mirati al periodo ovulatorio della partner in perfette condizioni cliniche. Questa definizione indica che è necessario un tempo piuttosto lungo perché il ritardo del concepimento divenga statisticamente significativo e che è importante considerare lo stato di fertilità della partner. Infatti, la potenzialità fecondante deriva dall'integrazione della potenzialità dei due componenti della coppia singolarmente intesi. In particolare, l’infertilità maschile rappresenta una condizione patologica ad eziologia multipla e complessa la cui azione patogenetica si sviluppa talora in età pediatrica o addirittura embrionale. Il momento diagnostico dell’infertilità maschile può avvenire a distanza di molti anni dall’azione patogenetica. Frequentemente, quindi, la diagnosi eziopatogenetica è difficile e l’alterazione del liquido seminale rappresenta l’unico elemento in grado di guidare la successiva decisione clinica.
Esame del liquido seminale / Gandini, Loredana; Paoli, Donatella; Lenzi, Andrea. - (2019).
Esame del liquido seminale
Loredana Gandini;Donatella Paoli;Andrea Lenzi
2019
Abstract
Secondo il WHO l’infertilità di una coppia sessualmente attiva è l’incapacità di ottenere una gravidanza nonostante un periodo superiore ad un anno di rapporti non protetti. Secondo la European Society For Human Reproduction and Embryology (ESHRE) l’infertilità è definita come l’assenza di gravidanza dopo due anni di regolare esposizione a rapporti potenzialmente fertili. Ciò implica l’integrazione delle potenzialità di entrambi i componenti della coppia. L'infertilità maschile viene definita, secondo i parametri del WHO, come l'impossibilità di indurre gravidanza dopo almeno dodici mesi di rapporti liberi e mirati al periodo ovulatorio della partner in perfette condizioni cliniche. Questa definizione indica che è necessario un tempo piuttosto lungo perché il ritardo del concepimento divenga statisticamente significativo e che è importante considerare lo stato di fertilità della partner. Infatti, la potenzialità fecondante deriva dall'integrazione della potenzialità dei due componenti della coppia singolarmente intesi. In particolare, l’infertilità maschile rappresenta una condizione patologica ad eziologia multipla e complessa la cui azione patogenetica si sviluppa talora in età pediatrica o addirittura embrionale. Il momento diagnostico dell’infertilità maschile può avvenire a distanza di molti anni dall’azione patogenetica. Frequentemente, quindi, la diagnosi eziopatogenetica è difficile e l’alterazione del liquido seminale rappresenta l’unico elemento in grado di guidare la successiva decisione clinica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.