Contesto Roma ospita migliaia di targets sensibili. La resilienza sanitaria è garantita da 6 DEA di II livello e 7 di I. Ogni giorno, Roma ospita 4 milioni di persone, ± 2 di turisti. Circa la SNA, Roma ospita 4 magazzini. In caso di evento CBRNe essi devono essere attivati, per poi caricare gli antidoti su furgoni ed inviarli agli ospedali richiedenti. Metodi Questo studio analizza i PEIMAF degli ospedali con DEA di II livello e la loro adeguatezza in caso di un ipotetico evento terroristico di natura non convenzionale (CBRNe). È stato stimato un incidente C/E a Piazza San Pietro (Stato Città del Vaticano) durante l’Udienza Generale del mercoledì a mezzodì, con un’analisi tabletop e con un modello matematico per simulare i tempi di attivazione e approntamento della SNA. È stata poi messa a punto un confronto con quanto avvenuto durante gli attentati di Madrid, Londra, Parigi e Nizza, nonché con le soluzioni di resilienza sanitaria proposte dai Paesi Bassi. Infine, i dati ottenuti sono stati utilizzati per un’analisi HTA in termini di costi economici e vite salvate circa le differenti strategie proposte per l’organizzazione della SNA Risultati I DEA sono cronicamente sottodimensionati già nell’ordinario e potrebbero non essere in grado di ospitare un così grande afflusso di persone in poco tempo, soprattutto se contaminate. Alcuni ospedali non informano il proprio personale sulle procedure previste dal PEIMAF (dove quasi mai sono contemplate emergenze di natura CBRNe), ed anche ove ciò avviene, raramente si tengono esercitazioni. Inoltre, la notizia di un eventuale attacco CBRNe potrebbe non arrivare in tempo utile al personale sanitario in servizio, e questo è estremamente problematico in quanto esso potrebbe essere maggiormente a rischio di contaminazione in caso di attacchi CBRNe ancora da segnalare. Inoltre, senza un protocollo standardizzato attivo che copra l'intera città, non è possibile eseguire alcuna organizzazione intra ospedaliera. La valutazione di economia sanitaria ha mostrato che spostando i magazzini SNA dall’attuale dislocazione, pur non ottenendo sensibili miglioramenti in merito all’efficacia nelle condizioni medie di trasporto ipotizzate, aumenterebbe il numero di persone salvabili attraverso un reinvestimento dei fondi risparmiati. Conclusioni Tutti i dati concordano sulla debolezza e la frammentazione del sistema organizzativo attuale. I tempi di attivazione e ricarica sono cruciali per l'efficacia e l'efficienza del pronto soccorso; un sistema di chiamata intelligente può ridurre il tempo di attivazione di SNA. Un'organizzazione più unitaria della SNA nei principali ospedali di Roma potrebbe ridurre i tempi di consegna e migliorare la sopravvivenza in caso di eventi importanti.

Come risponderebbe Roma ad un evento non convenzionale (CBRNe) / Rosiello, F.. - (2019), pp. 1-112.

Come risponderebbe Roma ad un evento non convenzionale (CBRNe)

rosiello, f.
Primo
2019

Abstract

Contesto Roma ospita migliaia di targets sensibili. La resilienza sanitaria è garantita da 6 DEA di II livello e 7 di I. Ogni giorno, Roma ospita 4 milioni di persone, ± 2 di turisti. Circa la SNA, Roma ospita 4 magazzini. In caso di evento CBRNe essi devono essere attivati, per poi caricare gli antidoti su furgoni ed inviarli agli ospedali richiedenti. Metodi Questo studio analizza i PEIMAF degli ospedali con DEA di II livello e la loro adeguatezza in caso di un ipotetico evento terroristico di natura non convenzionale (CBRNe). È stato stimato un incidente C/E a Piazza San Pietro (Stato Città del Vaticano) durante l’Udienza Generale del mercoledì a mezzodì, con un’analisi tabletop e con un modello matematico per simulare i tempi di attivazione e approntamento della SNA. È stata poi messa a punto un confronto con quanto avvenuto durante gli attentati di Madrid, Londra, Parigi e Nizza, nonché con le soluzioni di resilienza sanitaria proposte dai Paesi Bassi. Infine, i dati ottenuti sono stati utilizzati per un’analisi HTA in termini di costi economici e vite salvate circa le differenti strategie proposte per l’organizzazione della SNA Risultati I DEA sono cronicamente sottodimensionati già nell’ordinario e potrebbero non essere in grado di ospitare un così grande afflusso di persone in poco tempo, soprattutto se contaminate. Alcuni ospedali non informano il proprio personale sulle procedure previste dal PEIMAF (dove quasi mai sono contemplate emergenze di natura CBRNe), ed anche ove ciò avviene, raramente si tengono esercitazioni. Inoltre, la notizia di un eventuale attacco CBRNe potrebbe non arrivare in tempo utile al personale sanitario in servizio, e questo è estremamente problematico in quanto esso potrebbe essere maggiormente a rischio di contaminazione in caso di attacchi CBRNe ancora da segnalare. Inoltre, senza un protocollo standardizzato attivo che copra l'intera città, non è possibile eseguire alcuna organizzazione intra ospedaliera. La valutazione di economia sanitaria ha mostrato che spostando i magazzini SNA dall’attuale dislocazione, pur non ottenendo sensibili miglioramenti in merito all’efficacia nelle condizioni medie di trasporto ipotizzate, aumenterebbe il numero di persone salvabili attraverso un reinvestimento dei fondi risparmiati. Conclusioni Tutti i dati concordano sulla debolezza e la frammentazione del sistema organizzativo attuale. I tempi di attivazione e ricarica sono cruciali per l'efficacia e l'efficienza del pronto soccorso; un sistema di chiamata intelligente può ridurre il tempo di attivazione di SNA. Un'organizzazione più unitaria della SNA nei principali ospedali di Roma potrebbe ridurre i tempi di consegna e migliorare la sopravvivenza in caso di eventi importanti.
2019
9786202087605
cbrn attack; national stockpile antidotes; public health; health care; terrorism
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Come risponderebbe Roma ad un evento non convenzionale (CBRNe) / Rosiello, F.. - (2019), pp. 1-112.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1326759
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