Le diverse esperienze artistiche che hanno visto la luce a Monte Verità trovano nell’importanza data al corpo e al movimento un comune denominatore; l’arte del movimento – quella che Rudolf Steiner nel 1912 chiama ‘euritmia’ – confluisce in tutte le forme e i generi artistici: nella danza e nel teatro, nella musica, nella poesia e nella pittura. Il movimento è inteso come il ‘principio attivo’ dell’arte del primo Novecento, la vera essenza dell’arte: arte è movimento ed è quindi anche trasformazione, è divenire delle forme. Ciò non significa che una materia viene plasmata e trasformata dalla mano dell’artista, bensì che l’energia, la forza interiore dell’artista viene esternata, vale a dire prende una forma corporea, trasformando così la propria natura che diventa visibile proprio nel suo movimento. Trasformazione non equivale dunque a creazione: il punto di partenza è infatti una realtà latente che cambia forma nel movimento, prende corpo muovendosi. Rudolf Laban, fondatore di una vera e propria teoria del movimento, ha scritto a questo proposito: «il movimento è la manifestazione visibile della forza creativa dell’uomo».
Corpo – Movimento – Trasformazione. La danza di Laban e l'euritmia / Padularosa, Daniela Paola. - (2019), pp. 129-143.
Corpo – Movimento – Trasformazione. La danza di Laban e l'euritmia
Daniela Padularosa
2019
Abstract
Le diverse esperienze artistiche che hanno visto la luce a Monte Verità trovano nell’importanza data al corpo e al movimento un comune denominatore; l’arte del movimento – quella che Rudolf Steiner nel 1912 chiama ‘euritmia’ – confluisce in tutte le forme e i generi artistici: nella danza e nel teatro, nella musica, nella poesia e nella pittura. Il movimento è inteso come il ‘principio attivo’ dell’arte del primo Novecento, la vera essenza dell’arte: arte è movimento ed è quindi anche trasformazione, è divenire delle forme. Ciò non significa che una materia viene plasmata e trasformata dalla mano dell’artista, bensì che l’energia, la forza interiore dell’artista viene esternata, vale a dire prende una forma corporea, trasformando così la propria natura che diventa visibile proprio nel suo movimento. Trasformazione non equivale dunque a creazione: il punto di partenza è infatti una realtà latente che cambia forma nel movimento, prende corpo muovendosi. Rudolf Laban, fondatore di una vera e propria teoria del movimento, ha scritto a questo proposito: «il movimento è la manifestazione visibile della forza creativa dell’uomo».File | Dimensione | Formato | |
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