Secondo la definizione che si trova nell’enciclopedia per ragazzi Treccani, alla voce “museo” si legge che questo è “un edificio in cui sono conservate, studiate ed esposte le testimonianze materiali della cultura prodotte dalle varie civiltà: quadri, sculture, ma anche altri manufatti come vasellame, strumenti scientifici, oggetti d’uso quotidiano”. Negli ultimi anni i musei hanno perso il loro carattere nazionalistico, per diventare qualcosa di nuovo, si è infatti attribuito loro un ruolo di carattere educativo, trasformandoli in spazi dedicati alla conoscenza appartenente ad ambiti variegati, dedicati alla condivisione creativa e all’esperienza. Sono state concepite nuove tipologie di museo, che hanno rinnovato e modificato quest’antica istituzione, aprendo le porte ad esposizioni e sperimentazioni innovative ed inusuali. Il Pop Up Museum rappresenta l’evoluzione dell’idea di esposizione, che nasce da un’organizzazione statica e tradizionale, ma che si trasforma in una rappresentazione itinerante, a tempo, con date stabilite secondo programma, durante le quali la tematica degli spazi contemporanei può essere dedicata a fini promozionali, di eventi underground di street art, o ad esperienze di interazione e di gioco. La scelta è quella di mettere in mostra non solo l’oggetto espositivo, l’opera d’arte, ma anche la struttura “intelligente” e spettacolare, gli ambienti studiati per l’accoglienza e la trasmissione narrativa ed artistica. Alcuni esempi di Pop Up Museum si hanno nel “Pompidou PoP Up”, un museo temporaneo, la cui durata sarà di cinque anni, inaugurato nella città di Malaga, per rappresentare la versione spagnola del Centre Pompidou di Parigi; il fine sarà quello della divulgazione del museo pop-up, attraverso la pubblicità del museo tradizionale francese. Altro esempio è rappresentato dal “Ice Cream Museum”, un museo temporaneo collocato a New York, nel Meatpacking District a Manhattan, poco distante da Ground Zero. E’ considerato come “un’esperienza lick-able e likeable”, in cui verranno esposte le opere commestibili di gelatai, designer ed artisti. All’interno del pop up saranno allestire stanze dedicate al cioccolato, oltre ad una vera piscina praticabile piena di granella. Caratteristica sarà la possibilità di creare il proprio gusto ideale, mediante l’utilizzo di un’app e consentendo, così, una diretta interazione tra le opere ed i visitatori.
Pop up museum / D'Angelo, Alessia. - (2018), pp. 141-170.
Pop up museum
Alessia D'Angelo
2018
Abstract
Secondo la definizione che si trova nell’enciclopedia per ragazzi Treccani, alla voce “museo” si legge che questo è “un edificio in cui sono conservate, studiate ed esposte le testimonianze materiali della cultura prodotte dalle varie civiltà: quadri, sculture, ma anche altri manufatti come vasellame, strumenti scientifici, oggetti d’uso quotidiano”. Negli ultimi anni i musei hanno perso il loro carattere nazionalistico, per diventare qualcosa di nuovo, si è infatti attribuito loro un ruolo di carattere educativo, trasformandoli in spazi dedicati alla conoscenza appartenente ad ambiti variegati, dedicati alla condivisione creativa e all’esperienza. Sono state concepite nuove tipologie di museo, che hanno rinnovato e modificato quest’antica istituzione, aprendo le porte ad esposizioni e sperimentazioni innovative ed inusuali. Il Pop Up Museum rappresenta l’evoluzione dell’idea di esposizione, che nasce da un’organizzazione statica e tradizionale, ma che si trasforma in una rappresentazione itinerante, a tempo, con date stabilite secondo programma, durante le quali la tematica degli spazi contemporanei può essere dedicata a fini promozionali, di eventi underground di street art, o ad esperienze di interazione e di gioco. La scelta è quella di mettere in mostra non solo l’oggetto espositivo, l’opera d’arte, ma anche la struttura “intelligente” e spettacolare, gli ambienti studiati per l’accoglienza e la trasmissione narrativa ed artistica. Alcuni esempi di Pop Up Museum si hanno nel “Pompidou PoP Up”, un museo temporaneo, la cui durata sarà di cinque anni, inaugurato nella città di Malaga, per rappresentare la versione spagnola del Centre Pompidou di Parigi; il fine sarà quello della divulgazione del museo pop-up, attraverso la pubblicità del museo tradizionale francese. Altro esempio è rappresentato dal “Ice Cream Museum”, un museo temporaneo collocato a New York, nel Meatpacking District a Manhattan, poco distante da Ground Zero. E’ considerato come “un’esperienza lick-able e likeable”, in cui verranno esposte le opere commestibili di gelatai, designer ed artisti. All’interno del pop up saranno allestire stanze dedicate al cioccolato, oltre ad una vera piscina praticabile piena di granella. Caratteristica sarà la possibilità di creare il proprio gusto ideale, mediante l’utilizzo di un’app e consentendo, così, una diretta interazione tra le opere ed i visitatori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.