Alcuni testi di Georges Perec e di Marguerite Duras esplorano il confine tra la dimensione minima della vita quotidiana e quella tragica e parossistica della Seconda guerra mondiale (in particolare i campi di sterminio e le atomiche sul Giappone), tra abituale e abnorme. La banalità della vita quotidiana (negata nei campi) acquista valore in Perec e l'irriducibilità del quotidiano alla “normalità” è esibita in Duras, con uno sconfinamento continuo tra tempo di pace e tempo di guerra. L'affermazione di esistenza si rivela come dato non scontato e il limite umano si confronta con l'oltre il limite, le potenzialità illimitate con il senso di una misura umana, resistente e fragile.
La misura umana. Il quotidiano tra pace e guerra in Perec e Duras / Fiorletta, Loredana. - (2018), pp. 81-98.
La misura umana. Il quotidiano tra pace e guerra in Perec e Duras
Fiorletta. Loredana
2018
Abstract
Alcuni testi di Georges Perec e di Marguerite Duras esplorano il confine tra la dimensione minima della vita quotidiana e quella tragica e parossistica della Seconda guerra mondiale (in particolare i campi di sterminio e le atomiche sul Giappone), tra abituale e abnorme. La banalità della vita quotidiana (negata nei campi) acquista valore in Perec e l'irriducibilità del quotidiano alla “normalità” è esibita in Duras, con uno sconfinamento continuo tra tempo di pace e tempo di guerra. L'affermazione di esistenza si rivela come dato non scontato e il limite umano si confronta con l'oltre il limite, le potenzialità illimitate con il senso di una misura umana, resistente e fragile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.