Nel capitolo si opera una comparazione tra tre casi internazionali e l'Italia. Seppure con profonde differenze e specificità, è possibile identificare una serie di tratti comuni di quei sistemi educativi che sono in grado di conciliare equità con efficacia. I tre casi analizzati nel rapporto (Canada, Danimarca e Finlandia) danno evidenza di una serie di interventi riconducibili a una serie di fattori tra i quali: I) un’elevata spesa pubblica in istruzione; II) un riformismo didattico spiccato che spinge a una metodologia didattica fortemente esperienziale e interattiva dove gli studenti sono incoraggiati ad allenare la responsabilità personale, l’espressione di sé, il pensiero critico in ambienti di apprendimento sono basati sull’apertura e l’informalità (le lezioni frontali sono meno frequenti o accostate a lezioni esperienziali pratiche, se non addirittura abolite del tutto nel caso Finlandese); III) attenzione al pre – scuola e alle opportunità formative non scolastiche per gli studenti di età superiore ai 16 anni; IV) attenzione alla formazione del personale docente ai vari livelli, finalizzata alla sviluppo di forme didattiche innovative.
La difficile conciliazione di equità ed efficacia: evidenze dal caso italiano in una prospettiva comparata / Giancola, Orazio. - (2019), pp. 18-41.
La difficile conciliazione di equità ed efficacia: evidenze dal caso italiano in una prospettiva comparata
Giancola Orazio
2019
Abstract
Nel capitolo si opera una comparazione tra tre casi internazionali e l'Italia. Seppure con profonde differenze e specificità, è possibile identificare una serie di tratti comuni di quei sistemi educativi che sono in grado di conciliare equità con efficacia. I tre casi analizzati nel rapporto (Canada, Danimarca e Finlandia) danno evidenza di una serie di interventi riconducibili a una serie di fattori tra i quali: I) un’elevata spesa pubblica in istruzione; II) un riformismo didattico spiccato che spinge a una metodologia didattica fortemente esperienziale e interattiva dove gli studenti sono incoraggiati ad allenare la responsabilità personale, l’espressione di sé, il pensiero critico in ambienti di apprendimento sono basati sull’apertura e l’informalità (le lezioni frontali sono meno frequenti o accostate a lezioni esperienziali pratiche, se non addirittura abolite del tutto nel caso Finlandese); III) attenzione al pre – scuola e alle opportunità formative non scolastiche per gli studenti di età superiore ai 16 anni; IV) attenzione alla formazione del personale docente ai vari livelli, finalizzata alla sviluppo di forme didattiche innovative.File | Dimensione | Formato | |
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