Gli autori discutono la compilazione di una D. A.V. Ad (Diario di Accompagnamento del Viaggio Adottivo). Lo strumento, messo a punto dagli stessi autori, è nato allo scopo di accompagnare la coppia adottiva, che ha scelto di rivolgersi all’adozione internazionale, nel corso del viaggio, presso la terra di origine del/i bambino/i a cui è stata abbinata. Esso assume senso nell’ambito della relazione psicologo/coppia adottiva: è pensato per essere proposto ai genitori in prossimità del viaggio e rielaborato con gli stessi al rientro. Il Diario consente di registrare, ogni giorno, un episodio relazionale genitori/bambino; chiede di segnalare le emozioni provate dai diversi attori e di indicare chi è il compilatore. Esso si propone come memoria delle prime interazioni ma, anche, come mezzo per sospendere l’azione e narrare l’episodio che si è scelto, lasciando traccia della propria “capacità riflessiva”. Può essere utile ad individuare le eventuali difficoltà e le tematiche su cui intervenire.

Il DAVAd: analisi di un diario / Cordella, B.; Elia, P.; Pibiri, Marzia; Carleschi, Alessia. - (2019). (Intervento presentato al convegno Aip Evolutiva tenutosi a Napoli).

Il DAVAd: analisi di un diario

B. Cordella
Primo
Conceptualization
;
PIBIRI, MARZIA
Penultimo
Membro del Collaboration Group
;
CARLESCHI, ALESSIA
Ultimo
Membro del Collaboration Group
2019

Abstract

Gli autori discutono la compilazione di una D. A.V. Ad (Diario di Accompagnamento del Viaggio Adottivo). Lo strumento, messo a punto dagli stessi autori, è nato allo scopo di accompagnare la coppia adottiva, che ha scelto di rivolgersi all’adozione internazionale, nel corso del viaggio, presso la terra di origine del/i bambino/i a cui è stata abbinata. Esso assume senso nell’ambito della relazione psicologo/coppia adottiva: è pensato per essere proposto ai genitori in prossimità del viaggio e rielaborato con gli stessi al rientro. Il Diario consente di registrare, ogni giorno, un episodio relazionale genitori/bambino; chiede di segnalare le emozioni provate dai diversi attori e di indicare chi è il compilatore. Esso si propone come memoria delle prime interazioni ma, anche, come mezzo per sospendere l’azione e narrare l’episodio che si è scelto, lasciando traccia della propria “capacità riflessiva”. Può essere utile ad individuare le eventuali difficoltà e le tematiche su cui intervenire.
2019
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1315591
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