Il volume muove dal presupposto dell'adeguatezza dell'incarico all'organismo di vigilanza, in rapporto alle sue funzioni, per stabilire quale sia il rilievo, oggettivo e soggettivo, dell'omessa o insufficiente vigilanza sulle regole di prevenzione dei reati nel più ampio sistema dell'illecito dell'ente da reato. L'indagine approfondisce, in particolare, il collegamento tra il difettoso impianto e funzionamento dell'organismo sorvegliante (la 'lacuna nella vigilanza') e il difetto nell'organizzazione (la 'lacuna organizzativa'), ai fini dell'attribuzione della responsabilità da reato all'ente. Specularmente, affronta anche il tema del ruolo del corretto controllo dell'organismo di vigilanza quale possibile fattore di esclusione della responsabilità del medesimo soggetto collettivo, per la 'divaricazione' tra la volontà dell'autore del reato e quella dell'ente. Dal diverso punto di vista della responsabilità penale 'individuale', l'indagine si occupa anche del problema della configurabilità della responsabilità penale in capo al titolare dell'organismo di vigilanza, interrogandosi in particolare sui suoi presupposti nella prospettiva dell'omesso impedimento del reato altrui. Conclude, infine, con un raffronto comparatistico con quegli ordinamenti nei quali il legislatore ha riconosciuto uno specifico rilievo alla vigilanza sulle regole di prevenzione dei reati nel sistema dell'illecito dell'ente da reato, approfondendo i punti di contatto, pur nelle innegabili diversità, con il modello anglosassone del compliance officer, anche in rapporto al sistema spagnolo e a taluni ordinamenti sudamericani.
L'illecito dell'ente da reato per l'omessa o insufficiente vigilanza. Tra modelli preventivi e omesso impedimento del reato / Valenzano, A. S.. - (2019), pp. 1-590.
L'illecito dell'ente da reato per l'omessa o insufficiente vigilanza. Tra modelli preventivi e omesso impedimento del reato
Valenzano A. S.
2019
Abstract
Il volume muove dal presupposto dell'adeguatezza dell'incarico all'organismo di vigilanza, in rapporto alle sue funzioni, per stabilire quale sia il rilievo, oggettivo e soggettivo, dell'omessa o insufficiente vigilanza sulle regole di prevenzione dei reati nel più ampio sistema dell'illecito dell'ente da reato. L'indagine approfondisce, in particolare, il collegamento tra il difettoso impianto e funzionamento dell'organismo sorvegliante (la 'lacuna nella vigilanza') e il difetto nell'organizzazione (la 'lacuna organizzativa'), ai fini dell'attribuzione della responsabilità da reato all'ente. Specularmente, affronta anche il tema del ruolo del corretto controllo dell'organismo di vigilanza quale possibile fattore di esclusione della responsabilità del medesimo soggetto collettivo, per la 'divaricazione' tra la volontà dell'autore del reato e quella dell'ente. Dal diverso punto di vista della responsabilità penale 'individuale', l'indagine si occupa anche del problema della configurabilità della responsabilità penale in capo al titolare dell'organismo di vigilanza, interrogandosi in particolare sui suoi presupposti nella prospettiva dell'omesso impedimento del reato altrui. Conclude, infine, con un raffronto comparatistico con quegli ordinamenti nei quali il legislatore ha riconosciuto uno specifico rilievo alla vigilanza sulle regole di prevenzione dei reati nel sistema dell'illecito dell'ente da reato, approfondendo i punti di contatto, pur nelle innegabili diversità, con il modello anglosassone del compliance officer, anche in rapporto al sistema spagnolo e a taluni ordinamenti sudamericani.File | Dimensione | Formato | |
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