Il riuso delle ferrovie e la costruzione delle greenways tra rischi e sfide ambientali

Le grandi infrastrutture, da simbolo della modernità e del livello di sviluppo raggiunto da un paese tra Ottocento e Novecento, hanno subito nel nuovo millennio rilevanti processi di dismissione per una serie di fattori combinati, legati all’apertura di nuovi tracciati, alle scelte di riduzione dei costi di manutenzione e gestione, all’aumento dei rischi ambientali. In particolare, la rete dei trasporti su ferro ha lasciato un grande patrimonio di linee ferroviarie, di depositi e di stazioni che risulta abbandonato e offre straordinarie opportunità per la riqualificazione del territorio e il recupero (Giovinazzi et al., 2010). Processi che in alcuni casi riguardano aree di elevata fragilità ambientale, di rilevante valore paesaggistico, di elevata pressione turistica con conseguenti problematiche di congestione e inquinamento. Problematiche che richiedono la messa in campo di nuovi modelli di mobilità, di fruizione ambientale, di valorizzazione paesaggistica e che trovano nel riuso delle linee ferroviarie componenti strategiche della rigenerazione di questi territori