L’ampiezza dei fenomeni e la rilevanza assegnata a questi territori nel dibattito scientifico e nelle agende nazionali e internazionali, rendono opportune l’approfondimento, la ricomposizione delle metodologie e degli strumenti di intervento per la messa in campo di strategie di rigenerazione indirizzate al raggiungimento di un nuovo welfare urbano e territoriale, finalizzate a garantire a tutte le comunità locali insediate, i diritti fondamentali alla casa, ma anche alla salute, all’istruzione, (Borja e al, 2003; Ricci, 2014), e oggi più che mai, nell’epoca della connessione e dell’accessibilità, alla Mobilità, ricercando nella stessa nozione di cittadinanza l’accezione politica che il Diritto alla città, nelle sue mille facce, deve assumere quale indice primario di democrazia (Borja, 2005). Strategie che individuino obiettivi di miglioramento non solo connessi al potenziamento delle reti fisiche ma anche al rafforzamento di quelle reti e sistemi di reti (spaziali, ambientali, culturali e sociali) che assicurano la permanenza di quelle relazioni economiche, paesaggistiche ed identitarie che svolgono un ruolo vitale per la sopravvivenza delle società locali e la resilienza dei territori (Di Venosa, Morrica, 2018). Appare indispensabile, infatti rafforzare la resilienza di questi territori formati da ingranaggi economici, sociali, urbani, un tempo antifragili (Blecic, Cecchini, 2016) che a fronte di crisi cicliche sono riuscite a sopravvivere fino al punto di rottura, che persiste tutt’oggi, luoghi caratterizzati da grandi punti di forza che li rendono oggi non più una “zavorra” fiscale ma una vera risorsa per l’intero Paese (Palmieri, 2017), grazie alla bellezza intrinseca dei contesti e delle architetture, esito dell’opera della natura e delle impercettibili lente ma continue modificazioni che l’uomo vi ha apportato nel tempo, con un diffuso patrimonio storico-territoriale e una qualità costruttiva dell’edilizia minore, una qualità ambientale e una dimensione a scala umana (Cerasoli, 2017), che favoriscono la creazione di comunità e di senso di appartenenza, che devono poter mantenere tradizioni e pratiche di qualità uniche, possibili attrattori di turismo alternativo generatore di impiego e economia.

Territori fragili, marginalità e nuovi diritti. Nuovi riferimenti operativi / Amato, Chiara; Ravagnan, Chiara. - (2019), pp. 157-162.

Territori fragili, marginalità e nuovi diritti. Nuovi riferimenti operativi

Chiara Amato;Chiara Ravagnan
2019

Abstract

L’ampiezza dei fenomeni e la rilevanza assegnata a questi territori nel dibattito scientifico e nelle agende nazionali e internazionali, rendono opportune l’approfondimento, la ricomposizione delle metodologie e degli strumenti di intervento per la messa in campo di strategie di rigenerazione indirizzate al raggiungimento di un nuovo welfare urbano e territoriale, finalizzate a garantire a tutte le comunità locali insediate, i diritti fondamentali alla casa, ma anche alla salute, all’istruzione, (Borja e al, 2003; Ricci, 2014), e oggi più che mai, nell’epoca della connessione e dell’accessibilità, alla Mobilità, ricercando nella stessa nozione di cittadinanza l’accezione politica che il Diritto alla città, nelle sue mille facce, deve assumere quale indice primario di democrazia (Borja, 2005). Strategie che individuino obiettivi di miglioramento non solo connessi al potenziamento delle reti fisiche ma anche al rafforzamento di quelle reti e sistemi di reti (spaziali, ambientali, culturali e sociali) che assicurano la permanenza di quelle relazioni economiche, paesaggistiche ed identitarie che svolgono un ruolo vitale per la sopravvivenza delle società locali e la resilienza dei territori (Di Venosa, Morrica, 2018). Appare indispensabile, infatti rafforzare la resilienza di questi territori formati da ingranaggi economici, sociali, urbani, un tempo antifragili (Blecic, Cecchini, 2016) che a fronte di crisi cicliche sono riuscite a sopravvivere fino al punto di rottura, che persiste tutt’oggi, luoghi caratterizzati da grandi punti di forza che li rendono oggi non più una “zavorra” fiscale ma una vera risorsa per l’intero Paese (Palmieri, 2017), grazie alla bellezza intrinseca dei contesti e delle architetture, esito dell’opera della natura e delle impercettibili lente ma continue modificazioni che l’uomo vi ha apportato nel tempo, con un diffuso patrimonio storico-territoriale e una qualità costruttiva dell’edilizia minore, una qualità ambientale e una dimensione a scala umana (Cerasoli, 2017), che favoriscono la creazione di comunità e di senso di appartenenza, che devono poter mantenere tradizioni e pratiche di qualità uniche, possibili attrattori di turismo alternativo generatore di impiego e economia.
2019
Rigenerare le città e i territori contemporanei. Prospettive e nuovi riferimenti operativi per la sperimentazione
9788825527414
Territori fragili; rigenerazione urbana; diritto alla città
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Territori fragili, marginalità e nuovi diritti. Nuovi riferimenti operativi / Amato, Chiara; Ravagnan, Chiara. - (2019), pp. 157-162.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1310765
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