La nuova Sala si colloca nel giardino della Villa storica “Le Brache”. Questa sorge nella Piana di Castello, caratterizzata a partire dal XIV secolo dalla presenza di numerose ville medicee e case di campagna delle ricche famiglie fiorentine.. Queste dimore signorili suburbane nel duplice ruolo di unità agricole produttive e aristocratiche, costituirono sin dall’inizio un importante esempio di connessione fra architettura, giardino e paesaggio. Il giardino come ‘natura architettata’ si colloca come elemento di transizione tra l’architettura costruita della residenza e il territorio coltivato del paesaggio circostante. Il contesto territoriale conserva ancora oggi caratteri di elevato valore storico paesaggistico connotati dalla presenza di estese piantagioni di ulivi emblema del paesaggio storico toscano. La soluzione architettonica facendo forza sui valori morfologici e territoriali, inserisce il Complesso della Sala in un sistema paesaggistico fortemente integrato con l’ambiente originario in una sintesi tra natura, paesaggio e cultura. Il complesso si inserisce nel suolo e crea una vera e propria continuità con il paesaggio circostante. La copertura, un piano verde che, leggermente inclinato, accompagna il variare dell’altezza interna dell’edificio, diviene un vero e proprio giardino pensile - il giardino dell’orizzonte - un parco dove la natura e l’artificio giocano una partita di scambio, s’integrano fino a sovrapporsi e diluirsi l’uno nell’altro.
La trasformazione come atto di creazione. La Nuova Sala per il culto di Buddista - Complesso Villa le Brache / Salimei, G.. - (2019), pp. 122-125.
La trasformazione come atto di creazione. La Nuova Sala per il culto di Buddista - Complesso Villa le Brache
SALIMEI G.
Primo
2019
Abstract
La nuova Sala si colloca nel giardino della Villa storica “Le Brache”. Questa sorge nella Piana di Castello, caratterizzata a partire dal XIV secolo dalla presenza di numerose ville medicee e case di campagna delle ricche famiglie fiorentine.. Queste dimore signorili suburbane nel duplice ruolo di unità agricole produttive e aristocratiche, costituirono sin dall’inizio un importante esempio di connessione fra architettura, giardino e paesaggio. Il giardino come ‘natura architettata’ si colloca come elemento di transizione tra l’architettura costruita della residenza e il territorio coltivato del paesaggio circostante. Il contesto territoriale conserva ancora oggi caratteri di elevato valore storico paesaggistico connotati dalla presenza di estese piantagioni di ulivi emblema del paesaggio storico toscano. La soluzione architettonica facendo forza sui valori morfologici e territoriali, inserisce il Complesso della Sala in un sistema paesaggistico fortemente integrato con l’ambiente originario in una sintesi tra natura, paesaggio e cultura. Il complesso si inserisce nel suolo e crea una vera e propria continuità con il paesaggio circostante. La copertura, un piano verde che, leggermente inclinato, accompagna il variare dell’altezza interna dell’edificio, diviene un vero e proprio giardino pensile - il giardino dell’orizzonte - un parco dove la natura e l’artificio giocano una partita di scambio, s’integrano fino a sovrapporsi e diluirsi l’uno nell’altro.File | Dimensione | Formato | |
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