Nell'intervento, inserito nel convegno dottorale dedicato al centenario dell'inizio della Prima Guerra Mondiale, viene affrontato il tema dei bambini coinvolti dalla guerra, avendo come focus le rappresentazioni presenti in opere di due autrici italofone provenienti da paesi dell'ex-Jugoslavia. Il primo testo è il racconto intitolato Il bambino che non si lavava, pubblicato nel volume Prigionieri di Guerra della scrittrice croata Tamara Jadrejčić. Il protagonista è Ivan, un bambino di dieci anni o poco più. Il secondo è il romanzo autobiografico dell'autrice bosniaca Elvira Mujcić dal titolo Al di là del caos. Cosa rimane dopo Srebrenica. La protagonista è l'autrice stessa: la narratrice è poco più che ventenne, mentre gli eventi la riguardano a partire dai dodici anni di età. Le due autrici sono immigrate in Italia, i testi sono stati scritti in italiano, entrambi pubblicati nel 2007. In entrambi i casi il contesto bellico è quello dei Balcani negli anni 1990. Il focus di questa analisi è costituito dalla prospettiva del bambino: della giovane persona che non assiste direttamente alla morte, non entra in contatto con il sangue, il cui pensiero non va al destino della propria Nazione. Il bambino è, in primo luogo, intento a crescere; l'adulto a sopravvivere, con o senza guerra.

Il tempo della speranza e della memoria. Bambini e guerra in opere di Tamara Jadrejčić e Elvira Mujcić / Belozorovich, Anna. - (2015). (Intervento presentato al convegno Pensare la guerra. Polisemie del conflitto tenutosi a 'Sapienza' Università di Roma; Italy).

Il tempo della speranza e della memoria. Bambini e guerra in opere di Tamara Jadrejčić e Elvira Mujcić

Anna Belozorovich
2015

Abstract

Nell'intervento, inserito nel convegno dottorale dedicato al centenario dell'inizio della Prima Guerra Mondiale, viene affrontato il tema dei bambini coinvolti dalla guerra, avendo come focus le rappresentazioni presenti in opere di due autrici italofone provenienti da paesi dell'ex-Jugoslavia. Il primo testo è il racconto intitolato Il bambino che non si lavava, pubblicato nel volume Prigionieri di Guerra della scrittrice croata Tamara Jadrejčić. Il protagonista è Ivan, un bambino di dieci anni o poco più. Il secondo è il romanzo autobiografico dell'autrice bosniaca Elvira Mujcić dal titolo Al di là del caos. Cosa rimane dopo Srebrenica. La protagonista è l'autrice stessa: la narratrice è poco più che ventenne, mentre gli eventi la riguardano a partire dai dodici anni di età. Le due autrici sono immigrate in Italia, i testi sono stati scritti in italiano, entrambi pubblicati nel 2007. In entrambi i casi il contesto bellico è quello dei Balcani negli anni 1990. Il focus di questa analisi è costituito dalla prospettiva del bambino: della giovane persona che non assiste direttamente alla morte, non entra in contatto con il sangue, il cui pensiero non va al destino della propria Nazione. Il bambino è, in primo luogo, intento a crescere; l'adulto a sopravvivere, con o senza guerra.
2015
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