Il capitolo si inserisce nel dibattito sull’interazione strategicatra Washington e Pechino, domandandosi preliminarmente se l’obiettivo della Cina è modellare un «mondo inconciliabile con i valori e gli interessi degli Stati Uniti» (p. 25) o, piuttosto, modificare gradualmente lo status quo per facilitare il perseguimento degli interessi nazionali cinesi. Interpretando l’attuale confronto tra le due potenze attraverso la teoria della stabilità egemonica, sostiene chele politiche cinesi nei confronti dell’ordine unipolare abbiano progressivamente assunto una postura revisionista. Questa si sarebbe manifestata con maggiore evidenza a partire dalla crisi finanziaria del 2007-2008, prendendo principalmente forma in due dimensioni: 1) globale-economica; 2) regionale-militare. Il lavoro, inoltre, ipotizza che proprio al cospetto del mutamento dell’atteggiamento cinese l’Amministrazione Trump ha apportato alcune novitàrilevanti all’approccio strategico statunitense nei confronti della potenza asiatica. A tal fine, gli autori, da un lato, analizzano la natura e gli obiettivi delle principali iniziative diplomatiche, economiche e militari a livello regionale che Pechino ha realizzato nell’ultimo decennio, dall’altro discutono la NSS-17, la National Defense Strategy 2018 (NDS-18) e le maggiori scelte compiute dagli Stati Uniti nella regione dell’Indo-Pacifico a partire dal gennaio 2017.
‘Mondi inconciliabili’? L’amministrazione Trump e la sfida cinese all’ordine unipolare / Natalizia, G.; Termine, L.. - (2018), pp. 9-32.
‘Mondi inconciliabili’? L’amministrazione Trump e la sfida cinese all’ordine unipolare
G. Natalizia;L. Termine
2018
Abstract
Il capitolo si inserisce nel dibattito sull’interazione strategicatra Washington e Pechino, domandandosi preliminarmente se l’obiettivo della Cina è modellare un «mondo inconciliabile con i valori e gli interessi degli Stati Uniti» (p. 25) o, piuttosto, modificare gradualmente lo status quo per facilitare il perseguimento degli interessi nazionali cinesi. Interpretando l’attuale confronto tra le due potenze attraverso la teoria della stabilità egemonica, sostiene chele politiche cinesi nei confronti dell’ordine unipolare abbiano progressivamente assunto una postura revisionista. Questa si sarebbe manifestata con maggiore evidenza a partire dalla crisi finanziaria del 2007-2008, prendendo principalmente forma in due dimensioni: 1) globale-economica; 2) regionale-militare. Il lavoro, inoltre, ipotizza che proprio al cospetto del mutamento dell’atteggiamento cinese l’Amministrazione Trump ha apportato alcune novitàrilevanti all’approccio strategico statunitense nei confronti della potenza asiatica. A tal fine, gli autori, da un lato, analizzano la natura e gli obiettivi delle principali iniziative diplomatiche, economiche e militari a livello regionale che Pechino ha realizzato nell’ultimo decennio, dall’altro discutono la NSS-17, la National Defense Strategy 2018 (NDS-18) e le maggiori scelte compiute dagli Stati Uniti nella regione dell’Indo-Pacifico a partire dal gennaio 2017.File | Dimensione | Formato | |
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