Detainees face serious difficulties with regard to the right to manifest or practice their own religion or belief. The chapter inquires the extent of the protection of this right under international law as to persons deprived of their liberty. Several international soft law instruments adopted at both universal and regional level regarding the treatment of detainees recommend that specific religious needs be met. Indeed, human rights treaty provisions on freedom of religion equally apply in detention facilities as confirmed by international practice. However, it is open to question which inherent restrictions of detention regime constitute interference with the right to manifest or practice religion and under which circumstances such interference may be allowed. The chapter offers a comprehensive analysis of international practice concerning the relevant application of Art. 9 of the European Convention on Human Rights (ECHR). In the end, the chapter shed light on a prominent but still limited trend of the European Court of Human Rights to assess the compliance with Art. 9 ECHR in respect of detainees in light of the positive obligations of States parties.

I detenuti affrontano serie difficoltà nel praticare la propria religione. Il contributo si propone di verificare l'estensione della tutela internazionale del diritto alla libertà religiosa delle persone private della loro libertà, esaminando sia i diversi strumenti internazionali di carattere non vincolante sul trattamento dei detenuti che la prassi relativa alle disposizioni dei trattati universali e regionali in materia di tutela dei diritti umani. L'analisi si concentra a comprendere se le restrizioni intrinseche del regime di detenzione possano costituire una legittima interferenza con il diritto di manifestare o praticare la religione. In particolare, il capitolo offre un'analisi completa della prassi relativa all'applicazione dell'art. 9 della Convenzione europea sui diritti umani (CEDU), soffermandosi sulla importante ma ancora limitata tendenza della Corte europea dei diritti dell'uomo a valutare la conformità del comportamento degli Stati nei confronti dei detenuti alla luce degli obblighi positivi posti dall'art. 9 CEDU.

Il diritto dei detenuti di praticare liberamente la propria religione / Muccione, Azzurra. - (2019), pp. 417-435.

Il diritto dei detenuti di praticare liberamente la propria religione

Azzurra Muccione
2019

Abstract

Detainees face serious difficulties with regard to the right to manifest or practice their own religion or belief. The chapter inquires the extent of the protection of this right under international law as to persons deprived of their liberty. Several international soft law instruments adopted at both universal and regional level regarding the treatment of detainees recommend that specific religious needs be met. Indeed, human rights treaty provisions on freedom of religion equally apply in detention facilities as confirmed by international practice. However, it is open to question which inherent restrictions of detention regime constitute interference with the right to manifest or practice religion and under which circumstances such interference may be allowed. The chapter offers a comprehensive analysis of international practice concerning the relevant application of Art. 9 of the European Convention on Human Rights (ECHR). In the end, the chapter shed light on a prominent but still limited trend of the European Court of Human Rights to assess the compliance with Art. 9 ECHR in respect of detainees in light of the positive obligations of States parties.
2019
La tutela internazionale della libertà religiosa: problemi e prospettive
9788824326025
I detenuti affrontano serie difficoltà nel praticare la propria religione. Il contributo si propone di verificare l'estensione della tutela internazionale del diritto alla libertà religiosa delle persone private della loro libertà, esaminando sia i diversi strumenti internazionali di carattere non vincolante sul trattamento dei detenuti che la prassi relativa alle disposizioni dei trattati universali e regionali in materia di tutela dei diritti umani. L'analisi si concentra a comprendere se le restrizioni intrinseche del regime di detenzione possano costituire una legittima interferenza con il diritto di manifestare o praticare la religione. In particolare, il capitolo offre un'analisi completa della prassi relativa all'applicazione dell'art. 9 della Convenzione europea sui diritti umani (CEDU), soffermandosi sulla importante ma ancora limitata tendenza della Corte europea dei diritti dell'uomo a valutare la conformità del comportamento degli Stati nei confronti dei detenuti alla luce degli obblighi positivi posti dall'art. 9 CEDU.
Detenuti; Libertà religiosa; Limiti intrinseci; Obblighi positivi; Detenuti stranieri
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Il diritto dei detenuti di praticare liberamente la propria religione / Muccione, Azzurra. - (2019), pp. 417-435.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1294663
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact