Costricted

Nell’osservare l’affascinante fase di preparazione del pane, in cui mani e corpo comprimono e lavorano la massa, perpetuando pieghe su pieghe, ed usando il taglio come ulteriore mezzo per conferire disegno e carattere ai diversi pani, ma soprattutto riflettendo sulle forze che si contrastano nella cottura, è nata l’idea di “Costricted”. Una forma di pane che tiene conto delle tradizioni italiane di panificazione mettendo in risalto, attraverso la lavorazione con pieghe, la massa, ma che allo stesso tempo, con l’introduzione di corde per uso alimentare annodate, viene “costretta” in alcune parti proprio nella sua fase di maggiore espansione: la cottura. Una tecnica utilizzata nell’affine settore degli insaccati e che consente, per esempio, di utilizzare le corde per la presa ed il trasporto – eliminando il packaging – o anche di offrirsi come interfaccia per legare etichette di tracciabilità – senza attaccarle direttamente al pane – o di agganciare altri pani o altri alimenti – il companatico. Una metafora quella della “costrizione” che trova oggi, più che mai, rispondenza in azioni e contesti umani, in cui diritti umani e libertà vengono compressi, limitati o totalmente negati.