Il fascicolo, curato da Adriana Dadà, Damiano Garofalo e Andrea Tappi, si snoda attorno ad alcune domande di fondo: di chi è la storia, chi la pratica e chi ne fruisce? Quali gli strumenti e i mezzi, le occasioni, i linguaggi, le procedure? Questi interrogativi sono divenuti il terreno caratteristico di indagine fondamentalmente per due approcci, quello della storia pubblica o public history – invece di sciogliere tale ambiguità, abbiamo rispettato le singole scelte lessicali degli autori dei saggi – e quello dell’uso pubblico della storia. Il primo fa riferimento alla possibilità/opportunità che la narrazione storica esca dalle aule universitarie e incontri il bisogno più o meno diff uso di conoscere e ricostruire il passato da parte di un pubblico composto non necessariamente da addetti ai lavori; il secondo è volto invece a creare una narrazione anch’essa pubblica del passato, ma questa volta precipuamente funzionale a conservare e legittimare il potere nel presente e nel futuro.
Di chi è la storia? Narrazioni pubbliche del passato / Garofalo, Damiano; Tappi, Andrea; Dadà, Adriana. - In: ZAPRUDER. - ISSN 1723-0020. - (2015).
Di chi è la storia? Narrazioni pubbliche del passato
Damiano Garofalo;
2015
Abstract
Il fascicolo, curato da Adriana Dadà, Damiano Garofalo e Andrea Tappi, si snoda attorno ad alcune domande di fondo: di chi è la storia, chi la pratica e chi ne fruisce? Quali gli strumenti e i mezzi, le occasioni, i linguaggi, le procedure? Questi interrogativi sono divenuti il terreno caratteristico di indagine fondamentalmente per due approcci, quello della storia pubblica o public history – invece di sciogliere tale ambiguità, abbiamo rispettato le singole scelte lessicali degli autori dei saggi – e quello dell’uso pubblico della storia. Il primo fa riferimento alla possibilità/opportunità che la narrazione storica esca dalle aule universitarie e incontri il bisogno più o meno diff uso di conoscere e ricostruire il passato da parte di un pubblico composto non necessariamente da addetti ai lavori; il secondo è volto invece a creare una narrazione anch’essa pubblica del passato, ma questa volta precipuamente funzionale a conservare e legittimare il potere nel presente e nel futuro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.