The body as a measure of time: the encounter between the zodiacal man and the Mesoamerican calendar in colonial Mexico. The article examines a colonial document of the sixteenth century (f. 54r of the Codex Vaticanus Latinus 3738, or Vaticanus A), which depicts a synthesis between the conceptions on the relationship of the temporal phases and the parts of the human body in late-medieval Europe and in post-classic Mesoamerica. After an examination of the ideas about zodiacal melothesia, which associated the 12 signs of the zodiac with the parts of the human body, a synthetic reconstruction is given of the complex Mesoamerican calendar system, in which the 20 signs of the 260 day ritual calendar imprinted on each single day the divine qualities associated with them, thus influencing human affairs: discovering these influences was fundamental in the elaborate divinatory practices that accompanied much of ritual activity and daily life. By comparing the image of the Codex Vaticanus A - in which the 20 signs of the ritual calendar are connected to the parts of a human figure - with the representations to be found in the pre-Hispanic pictographic codices, we can exclude the presence in pre-Columbian thought of a rigid correspondence between parts of the body and calendar signs. But various ethno-historical and ethnographic testimonies allow us to reconstruct the role attributed to the body and its functioning in the divinatory practices of the Native peoples. This allows us to formulate some methodological considerations on the prudence with which the interpretation of the iconographic documents of the Mesoamerican civilizations’ pre-Hispanic and colonial past should be conducted.

Nell’articolo si presenta l’esame di un documento colonialedel XVI secolo (il f. 54r del Codice Vaticano Latino 3738, o Vaticano A), nel quale viene raffigurata una sintesi tra le concezioni tardo-medievali europee e quelle delle civiltà mesoamericane del periodo post-classico intorno al rapporto tra le fasi temporali e le parti del corpo umano. Dopo una disamina delle idee circa la melotesia zodiacale, che associava i 12 segni dello zodiaco con le parti del corpo umano, si ricostruisce sinteticamente il complesso sistema calendariale mesoamericano, nel quale i 20 segni del calendario rituale di 260 giorni imprimevano sui singoli giorni le qualità divine ad essi associate, influendo in maniera determinante sulle vicende umane: la conoscenza di questi influssi era fondamentale nelle elaborate pratiche mantiche che accompagnavano gran parte dell’attività rituale e della vita quotidiana. Il confronto dell’immagine del Codice Vaticano A – in cui i 20 segni del calendario rituali sono collegati alle membra di una figura umana - con le rappresentazioni presenti nei codici pittografici preispanici consente di escludere la presenza nelle concezioni precolombiane di una stabile corrispondenza tra parti del corpo e segni calendariali. Ma diverse testimonianze etno-storiche et etnografiche consentono di ricostruire il ruolo attribuito al corpo e al suo funzionamento nelle pratiche divinatorie delle popolazioni amerindiane. Il che permette di formulare alcune considerazioni metodologiche sulla prudenza con cui va condotta l’interpretazione della documentazione iconografica del passato preispanico e coloniale delle civiltà mesoamericane.

Il corpo misura del tempo: l’incontro tra l’uomo zodiacale e il calendario mesoamericano nel Messico coloniale / Lupo, Alessandro. - STAMPA. - (2016), pp. 75-108. - ACTA DIURNA.

Il corpo misura del tempo: l’incontro tra l’uomo zodiacale e il calendario mesoamericano nel Messico coloniale

Alessandro Lupo
2016

Abstract

The body as a measure of time: the encounter between the zodiacal man and the Mesoamerican calendar in colonial Mexico. The article examines a colonial document of the sixteenth century (f. 54r of the Codex Vaticanus Latinus 3738, or Vaticanus A), which depicts a synthesis between the conceptions on the relationship of the temporal phases and the parts of the human body in late-medieval Europe and in post-classic Mesoamerica. After an examination of the ideas about zodiacal melothesia, which associated the 12 signs of the zodiac with the parts of the human body, a synthetic reconstruction is given of the complex Mesoamerican calendar system, in which the 20 signs of the 260 day ritual calendar imprinted on each single day the divine qualities associated with them, thus influencing human affairs: discovering these influences was fundamental in the elaborate divinatory practices that accompanied much of ritual activity and daily life. By comparing the image of the Codex Vaticanus A - in which the 20 signs of the ritual calendar are connected to the parts of a human figure - with the representations to be found in the pre-Hispanic pictographic codices, we can exclude the presence in pre-Columbian thought of a rigid correspondence between parts of the body and calendar signs. But various ethno-historical and ethnographic testimonies allow us to reconstruct the role attributed to the body and its functioning in the divinatory practices of the Native peoples. This allows us to formulate some methodological considerations on the prudence with which the interpretation of the iconographic documents of the Mesoamerican civilizations’ pre-Hispanic and colonial past should be conducted.
2016
La definizione culturale del Tempo. Atti del Convegno internazionale. Palermo, 26-27 novembre 2015
978-88-98054-39-8
Nell’articolo si presenta l’esame di un documento colonialedel XVI secolo (il f. 54r del Codice Vaticano Latino 3738, o Vaticano A), nel quale viene raffigurata una sintesi tra le concezioni tardo-medievali europee e quelle delle civiltà mesoamericane del periodo post-classico intorno al rapporto tra le fasi temporali e le parti del corpo umano. Dopo una disamina delle idee circa la melotesia zodiacale, che associava i 12 segni dello zodiaco con le parti del corpo umano, si ricostruisce sinteticamente il complesso sistema calendariale mesoamericano, nel quale i 20 segni del calendario rituale di 260 giorni imprimevano sui singoli giorni le qualità divine ad essi associate, influendo in maniera determinante sulle vicende umane: la conoscenza di questi influssi era fondamentale nelle elaborate pratiche mantiche che accompagnavano gran parte dell’attività rituale e della vita quotidiana. Il confronto dell’immagine del Codice Vaticano A – in cui i 20 segni del calendario rituali sono collegati alle membra di una figura umana - con le rappresentazioni presenti nei codici pittografici preispanici consente di escludere la presenza nelle concezioni precolombiane di una stabile corrispondenza tra parti del corpo e segni calendariali. Ma diverse testimonianze etno-storiche et etnografiche consentono di ricostruire il ruolo attribuito al corpo e al suo funzionamento nelle pratiche divinatorie delle popolazioni amerindiane. Il che permette di formulare alcune considerazioni metodologiche sulla prudenza con cui va condotta l’interpretazione della documentazione iconografica del passato preispanico e coloniale delle civiltà mesoamericane.
Calendario mesoamericano; Aztechi; Concezione del tempo; melotesia
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Il corpo misura del tempo: l’incontro tra l’uomo zodiacale e il calendario mesoamericano nel Messico coloniale / Lupo, Alessandro. - STAMPA. - (2016), pp. 75-108. - ACTA DIURNA.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1285033
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