I racconti di Ŏu. Un classico della letteratura coreana L’opera di Yu Mongin, Ŏu yadam, cioè I racconti di Ŏu, si presenta con caratteri di eccezionalità sia per la sua materia sia per l’importanza acquisita nella storia della letteratura coreana classica. Vissuto tra il 1559 e il 1623, l’autore, noto anche con il nome d’arte Ŏu, attraversò un periodo di gravi turbolenze politiche a cavallo dei due secoli, andando incontro prima all’esilio e poi alla condanna a morte. A lui si deve il termine yadam per la raccolta, passato poi a indicare il distinto genere letterario al quale diede origine. Composta in ideogrammi cinesi e in registri diversi della lingua coreana colta o parlata, l’opera descrive i contrasti fra le classi sociali, i drammatici eventi della lotta tra le fazioni politiche, l’invasione dei giapponesi, i rapporti con la Cina e i cambiamenti culturali e sociali in atto durante il periodo Chosŏn. Il volume offre la traduzione della versione coreana dell’opera, completata da un glossario e da note di traduzione che rendono il testo scorrevole e comprensibile anche per il lettore italiano. Dalle note di shin ikch’ŏl Questo libro è il risultato di un minuzioso lavoro comparativo dei testi ritenuti più vicini all’opera originaria Ŏu yadam. Tra le versioni si è scelta come testo base la Raccolta Manjong jaebon (pubblicata nel 1964 da Yu Chehan, discendente di Yu Mongin, e fondata sul manoscritto archiviato nell’edificio Manjongjae nel distretto di Kohŭng). Il Manjong jaebon è una raccolta di cinque volumi suddivisi in 59 tematiche: nel volume sugli animali sono trattati sei argomenti, in quello sulla società venti, in quello sull’accademia dodici, in quello sulla religione dieci e nel volume sugli affari umani undici. Il presente libro si distanzia dalla veste dell’originale Ŏu yadam, basandosi, come si è detto, sulla nuova edizione del 1964, in cui Yu Chehan ha suddiviso in singoli volumi le versioni originali e, al fine di rendere il testo più comprensibile ai lettori, ha apportato modifiche nelle parti più complesse e nell’ordine dei racconti. Pur non conside- rando superflua la suddivisione dei racconti su base tematica, nel presente lavoro si è deciso di rispettare l’intento di Yu Chehan e di seguire pertanto l’ordine del Manjong jaebon. In contrasto con il testo originale, sono state ignorate differenze minime tra i singoli caratteri che compongono vocaboli di uso comune o le discrepanze trascurabili tra diverse redazioni. Nei casi in cui abbiamo riscontrato notevoli disparità tra le varie versioni dei manoscritti e il Manjongjaebon, abbiamo dato le spiegazioni necessarie in nota. Non volendo appesantire il testo, tuttavia, abbiamo preferito non intervenire con ulteriori delucidazioni dove le discrepanze sono di scarso rilievo e quindi poco significative.
I racconti di Ŏu / Bruno, Antonetta L.. - (2019), pp. 1-240.
I racconti di Ŏu
Antonetta L. Bruno
2019
Abstract
I racconti di Ŏu. Un classico della letteratura coreana L’opera di Yu Mongin, Ŏu yadam, cioè I racconti di Ŏu, si presenta con caratteri di eccezionalità sia per la sua materia sia per l’importanza acquisita nella storia della letteratura coreana classica. Vissuto tra il 1559 e il 1623, l’autore, noto anche con il nome d’arte Ŏu, attraversò un periodo di gravi turbolenze politiche a cavallo dei due secoli, andando incontro prima all’esilio e poi alla condanna a morte. A lui si deve il termine yadam per la raccolta, passato poi a indicare il distinto genere letterario al quale diede origine. Composta in ideogrammi cinesi e in registri diversi della lingua coreana colta o parlata, l’opera descrive i contrasti fra le classi sociali, i drammatici eventi della lotta tra le fazioni politiche, l’invasione dei giapponesi, i rapporti con la Cina e i cambiamenti culturali e sociali in atto durante il periodo Chosŏn. Il volume offre la traduzione della versione coreana dell’opera, completata da un glossario e da note di traduzione che rendono il testo scorrevole e comprensibile anche per il lettore italiano. Dalle note di shin ikch’ŏl Questo libro è il risultato di un minuzioso lavoro comparativo dei testi ritenuti più vicini all’opera originaria Ŏu yadam. Tra le versioni si è scelta come testo base la Raccolta Manjong jaebon (pubblicata nel 1964 da Yu Chehan, discendente di Yu Mongin, e fondata sul manoscritto archiviato nell’edificio Manjongjae nel distretto di Kohŭng). Il Manjong jaebon è una raccolta di cinque volumi suddivisi in 59 tematiche: nel volume sugli animali sono trattati sei argomenti, in quello sulla società venti, in quello sull’accademia dodici, in quello sulla religione dieci e nel volume sugli affari umani undici. Il presente libro si distanzia dalla veste dell’originale Ŏu yadam, basandosi, come si è detto, sulla nuova edizione del 1964, in cui Yu Chehan ha suddiviso in singoli volumi le versioni originali e, al fine di rendere il testo più comprensibile ai lettori, ha apportato modifiche nelle parti più complesse e nell’ordine dei racconti. Pur non conside- rando superflua la suddivisione dei racconti su base tematica, nel presente lavoro si è deciso di rispettare l’intento di Yu Chehan e di seguire pertanto l’ordine del Manjong jaebon. In contrasto con il testo originale, sono state ignorate differenze minime tra i singoli caratteri che compongono vocaboli di uso comune o le discrepanze trascurabili tra diverse redazioni. Nei casi in cui abbiamo riscontrato notevoli disparità tra le varie versioni dei manoscritti e il Manjongjaebon, abbiamo dato le spiegazioni necessarie in nota. Non volendo appesantire il testo, tuttavia, abbiamo preferito non intervenire con ulteriori delucidazioni dove le discrepanze sono di scarso rilievo e quindi poco significative.File | Dimensione | Formato | |
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