Despite the infrequent use of the bicycle, in the last 10 years in Rome there has been a succession of proposals for bike mobility up to the latest GRAB idea (that is a great ring around the City of Rome) and suggestion formulated by the Salvaiciclisti Association and re-proposed in the site of participation of the Sustainable Urban Mobility Plan. The present contribution is the result of a research and comparison activity with many associations of amateur cyclists present in Rome. The project involves the section of the Eastern sector of Rome, between the A24 and the TAV, but also involves the urban transect that stretches from Porta Maggiore up to the Grande Raccordo Anulare, which can be considered a testing laboratory for the design of soft mobility, understood as an occasion for the connection and the redevelopment differentiated to the urban / territorial scale of long journeys and to the local one of proximity movements. The main objective of the project is to satisfy the demands of the bike users and those of the population of the territories crossed by cyclists. Therefore, the project aims to connect, regenerate and recover public spaces crossed by cycle paths, to propose them not only as places of sporting aggregation, but also as places characterized by cultural recognition, good urban quality and social cohesion.

Paradossalmente, nonostante la scarsa propensione all’uso della bicicletta, negli ultimi 10 anni a Roma c’è stato un susseguirsi di proposte per una mobilità ciclabile fino ad arrivare alle recentissime proposte del GRAB il Grande Raccordo delle Biciclette di Roma Capitale e della Bicipolitana formulata dall’Associazione Salvaciclisti e riproposta nel sito di partecipazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Il contributo presentato è il risultato di una attività di ricerca e confronto con molte associazioni di ciclisti amatoriali presenti a Roma. Confronto che è stato possibile grazie alla passione per la bicicletta di Cristian Sacchetti. La ricerca lavora su una sezione del settore orientale di Roma, compresa fra l’A24 e la TAV, ma coinvolge anche il transetto urbano che si allunga da Porta Maggiore fino al Grande Raccordo Anulare, che può essere considerato un vero Laboratorio di sperimentazione per la progettazione della mobilità dolce, intesa come occasione per la connessione e la riqualificazione differenziata alla scala urbano/territoriale degli spostamenti lunghi e a quella locale degli spostamenti di prossimità. L’ obiettivo principale del progetto è soddisfare più richieste, quelle degli utenti della bici ma anche quelle dei territori attraversati dai ciclisti, consapevole che i bisogni dei ciclisti non sono solo legati alla sicurezza stradale, ma, in sintonia con le esigenze dei cittadini, mirano a soddisfare una fruizione compatibile dell’ambiente, a tutelare e valorizzare le risorse ambientali e storico archeologiche, a individuare luoghi di coesione sociale e di aggregazione sportiva e culturale, a muoversi in sicurezza in una città con una buona qualità urbana. Pertanto, il progetto propone: - la “connessione”, ridisegnando la mobilità sostenibile, agendo non sulla mobilità fast ma su quella slow, anche dando continuità alle reti ecologiche urbane e ricomponendo morfologicamente e funzionalmente alcune parti insediate, - la “riqualificazione” intervenendo sul degrado fisico, ambientale e insediativo con interventi di rigenerazione e recupero di dimensione macro e micro, che si prendono cura degli spazi pubblici attraversati dai percorsi ciclopedonali.

Progettare la mobilità dolce a Roma. Connettere e riqualificare il territorio (tra l’A24 e la TAV) Designing soft mobility in Rome. Connect and redevelop the territory (between A24 and TAV) / Galassi, Antonella; Sacchetti, Cristian. - (2018), pp. 57-60.

Progettare la mobilità dolce a Roma. Connettere e riqualificare il territorio (tra l’A24 e la TAV) Designing soft mobility in Rome. Connect and redevelop the territory (between A24 and TAV)

Galassi, Antonella;
2018

Abstract

Despite the infrequent use of the bicycle, in the last 10 years in Rome there has been a succession of proposals for bike mobility up to the latest GRAB idea (that is a great ring around the City of Rome) and suggestion formulated by the Salvaiciclisti Association and re-proposed in the site of participation of the Sustainable Urban Mobility Plan. The present contribution is the result of a research and comparison activity with many associations of amateur cyclists present in Rome. The project involves the section of the Eastern sector of Rome, between the A24 and the TAV, but also involves the urban transect that stretches from Porta Maggiore up to the Grande Raccordo Anulare, which can be considered a testing laboratory for the design of soft mobility, understood as an occasion for the connection and the redevelopment differentiated to the urban / territorial scale of long journeys and to the local one of proximity movements. The main objective of the project is to satisfy the demands of the bike users and those of the population of the territories crossed by cyclists. Therefore, the project aims to connect, regenerate and recover public spaces crossed by cycle paths, to propose them not only as places of sporting aggregation, but also as places characterized by cultural recognition, good urban quality and social cohesion.
2018
Costruire lo spazio pubblico tra storia, cultura e natura. Building the Public Space between History, Culture and Nature
9788876031953
Paradossalmente, nonostante la scarsa propensione all’uso della bicicletta, negli ultimi 10 anni a Roma c’è stato un susseguirsi di proposte per una mobilità ciclabile fino ad arrivare alle recentissime proposte del GRAB il Grande Raccordo delle Biciclette di Roma Capitale e della Bicipolitana formulata dall’Associazione Salvaciclisti e riproposta nel sito di partecipazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Il contributo presentato è il risultato di una attività di ricerca e confronto con molte associazioni di ciclisti amatoriali presenti a Roma. Confronto che è stato possibile grazie alla passione per la bicicletta di Cristian Sacchetti. La ricerca lavora su una sezione del settore orientale di Roma, compresa fra l’A24 e la TAV, ma coinvolge anche il transetto urbano che si allunga da Porta Maggiore fino al Grande Raccordo Anulare, che può essere considerato un vero Laboratorio di sperimentazione per la progettazione della mobilità dolce, intesa come occasione per la connessione e la riqualificazione differenziata alla scala urbano/territoriale degli spostamenti lunghi e a quella locale degli spostamenti di prossimità. L’ obiettivo principale del progetto è soddisfare più richieste, quelle degli utenti della bici ma anche quelle dei territori attraversati dai ciclisti, consapevole che i bisogni dei ciclisti non sono solo legati alla sicurezza stradale, ma, in sintonia con le esigenze dei cittadini, mirano a soddisfare una fruizione compatibile dell’ambiente, a tutelare e valorizzare le risorse ambientali e storico archeologiche, a individuare luoghi di coesione sociale e di aggregazione sportiva e culturale, a muoversi in sicurezza in una città con una buona qualità urbana. Pertanto, il progetto propone: - la “connessione”, ridisegnando la mobilità sostenibile, agendo non sulla mobilità fast ma su quella slow, anche dando continuità alle reti ecologiche urbane e ricomponendo morfologicamente e funzionalmente alcune parti insediate, - la “riqualificazione” intervenendo sul degrado fisico, ambientale e insediativo con interventi di rigenerazione e recupero di dimensione macro e micro, che si prendono cura degli spazi pubblici attraversati dai percorsi ciclopedonali.
mobilità dolce; connessione urbana; riqualificazione urbana
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Progettare la mobilità dolce a Roma. Connettere e riqualificare il territorio (tra l’A24 e la TAV) Designing soft mobility in Rome. Connect and redevelop the territory (between A24 and TAV) / Galassi, Antonella; Sacchetti, Cristian. - (2018), pp. 57-60.
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