Le collaborazioni tra la Repubblica Italiana e il Sultanato dell’Oman nel campo dell’archeologia, della storia antica e della gestione del patrimonio culturale hanno una storia lunga ed estremamente diversificata. Dalla metà degli anni Settanta, missioni archeologiche e ricercatori italiani lavorano nelle diverse regioni dell’Oman con il patrocinio del locale Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dell’Ufficio del Consigliere di S.M. il Sultano per i Beni Culturali, con il supporto di Università italiane, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente (IsMEO), recentemente ricostituitosi come Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente (ISMEO). Questo volume testimonia i risultati scientifici di questa feconda collaborazione che è stata determinante anche per lo sviluppo delle istituzioni locali coinvolte nella gestione del patrimonio culturale e ha interessato i siti omaniti nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO, l’archeologia preventiva per lo sviluppo infrastrutturale, l’organizzazione e la fruizione di collezioni archeologiche, la conservazione e il restauro di oggetti ed edifici, la progettazione di musei e la redazione di pubblicazioni, coinvolgendo centinaia di studiosi, tecnici e studenti... e tutti i loro sogni. Il capitolo in questione è incentrato su un contesto funerario risalente ai primi secoli della nostra era, nel quale accanto alla ricca sepoltura di un uomo di circa 50 anni sono stati rinvenuti i resti di due cammelli presumibilmente sacrificali.
Il signore del deserto di Sinaw. The desert lord of Sinaw / Loreto, Romolo; Mauro, Fausto; Maini, Elena; Candilio, Francesca. - (2019), pp. 108-110.
Il signore del deserto di Sinaw. The desert lord of Sinaw
Maini, Elena;Candilio, FrancescaUltimo
2019
Abstract
Le collaborazioni tra la Repubblica Italiana e il Sultanato dell’Oman nel campo dell’archeologia, della storia antica e della gestione del patrimonio culturale hanno una storia lunga ed estremamente diversificata. Dalla metà degli anni Settanta, missioni archeologiche e ricercatori italiani lavorano nelle diverse regioni dell’Oman con il patrocinio del locale Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dell’Ufficio del Consigliere di S.M. il Sultano per i Beni Culturali, con il supporto di Università italiane, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente (IsMEO), recentemente ricostituitosi come Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente (ISMEO). Questo volume testimonia i risultati scientifici di questa feconda collaborazione che è stata determinante anche per lo sviluppo delle istituzioni locali coinvolte nella gestione del patrimonio culturale e ha interessato i siti omaniti nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO, l’archeologia preventiva per lo sviluppo infrastrutturale, l’organizzazione e la fruizione di collezioni archeologiche, la conservazione e il restauro di oggetti ed edifici, la progettazione di musei e la redazione di pubblicazioni, coinvolgendo centinaia di studiosi, tecnici e studenti... e tutti i loro sogni. Il capitolo in questione è incentrato su un contesto funerario risalente ai primi secoli della nostra era, nel quale accanto alla ricca sepoltura di un uomo di circa 50 anni sono stati rinvenuti i resti di due cammelli presumibilmente sacrificali.File | Dimensione | Formato | |
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Note: https://books.bradypus.net/sites/default/images/free_downloads/italian_archaeological_research_in_oman.pdf ; https://books.bradypus.net/italian_archaeological_research_in_oman
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