L’Archivio di Stato di Roma, in collaborazione con la ASL Roma 1, ha realizzato nel 2016 una grande mostra incentrata sul Liber Regulae, un codice membranaceo trecentesco riccamente miniato, contenente la Regola dell’Ordine di Santo Spirito, conservato un tempo nel grande archivio dell’ospedale romano di Santo Spirito in Sassia e oggi presso l’Archivio di Stato di Roma. L’iniziativa è nata in seguito alla necessità di intervenire sulla legatura settecentesca del codice che aveva determinato nel tempo una rigidità innaturale delle carte. L’intervento di restauro è stato preceduto da un’accurata campagna di indagini diagnostiche, curata da un gruppo di ricercatori dell’università di Tor Vergata i cui risultati sono stati presentati in occasione della giornata di studi di cui qui si forniscono gli atti. Lo scioglimento della legatura ha permesso di mostrare per la prima volta, ad un vasto pubblico, una quarantina delle 107 miniature che impreziosiscono il codice. Disposte l’una accanto all’altra e organizzate per aree tematiche, tali miniature invitano i visitatori ad immergersi nelle attività caritative dell'ospedale e nella vita comunitaria dei fratelli, scandita da accoglienza, assistenza, celebrazioni liturgiche ma anche pranzi, vizi e punizioni esemplari. Sui margini dei singoli fogli le rappresentazioni di animali reali e immaginari, draghi, cavalieri, scene di caccia e suonatori evidenziano, con la vivacità di colori e raffigurazioni, la ricchezza dell’apparato decorativo. A queste miniature straordinarie sono stati accostati i documenti provenienti dall’archivio dell’antico ospedale che hanno permesso di ricostruire il contesto in cui l’Ordine di Santo Spirito è nato e si è sviluppato tra XIII e XV secolo. Tra questi spiccano una pergamena di Innocenzo III, fondatore dell’ospedale, il Liber annualium, in cui sono registrati i nomi dei benefattori dell’Ordine tra cui Giovanni d’Inghilterra, e le Series praeceptorum, volume che riporta le biografie dei precettori del Santo Spirito. Un posto d’onore è stato poi riservato al Liber Fraternitatis, un manoscritto contenente i nomi e, in alcuni casi, gli autografi dei membri della Confraternita di Santo Spirito, rinnovata da Eugenio IV nella prima metà del Quattrocento. La presenza di tale volume, gentilmente fornito dalla ASL Roma 1, ha permesso per la prima volta dal 1935 la riunione di questo prezioso codice con il resto dell'archivio del Santo Spirito.

Introduzione / Leli, Letizia. - (2018), pp. 13-16. [10.17426/54557].

Introduzione

letizia leli
2018

Abstract

L’Archivio di Stato di Roma, in collaborazione con la ASL Roma 1, ha realizzato nel 2016 una grande mostra incentrata sul Liber Regulae, un codice membranaceo trecentesco riccamente miniato, contenente la Regola dell’Ordine di Santo Spirito, conservato un tempo nel grande archivio dell’ospedale romano di Santo Spirito in Sassia e oggi presso l’Archivio di Stato di Roma. L’iniziativa è nata in seguito alla necessità di intervenire sulla legatura settecentesca del codice che aveva determinato nel tempo una rigidità innaturale delle carte. L’intervento di restauro è stato preceduto da un’accurata campagna di indagini diagnostiche, curata da un gruppo di ricercatori dell’università di Tor Vergata i cui risultati sono stati presentati in occasione della giornata di studi di cui qui si forniscono gli atti. Lo scioglimento della legatura ha permesso di mostrare per la prima volta, ad un vasto pubblico, una quarantina delle 107 miniature che impreziosiscono il codice. Disposte l’una accanto all’altra e organizzate per aree tematiche, tali miniature invitano i visitatori ad immergersi nelle attività caritative dell'ospedale e nella vita comunitaria dei fratelli, scandita da accoglienza, assistenza, celebrazioni liturgiche ma anche pranzi, vizi e punizioni esemplari. Sui margini dei singoli fogli le rappresentazioni di animali reali e immaginari, draghi, cavalieri, scene di caccia e suonatori evidenziano, con la vivacità di colori e raffigurazioni, la ricchezza dell’apparato decorativo. A queste miniature straordinarie sono stati accostati i documenti provenienti dall’archivio dell’antico ospedale che hanno permesso di ricostruire il contesto in cui l’Ordine di Santo Spirito è nato e si è sviluppato tra XIII e XV secolo. Tra questi spiccano una pergamena di Innocenzo III, fondatore dell’ospedale, il Liber annualium, in cui sono registrati i nomi dei benefattori dell’Ordine tra cui Giovanni d’Inghilterra, e le Series praeceptorum, volume che riporta le biografie dei precettori del Santo Spirito. Un posto d’onore è stato poi riservato al Liber Fraternitatis, un manoscritto contenente i nomi e, in alcuni casi, gli autografi dei membri della Confraternita di Santo Spirito, rinnovata da Eugenio IV nella prima metà del Quattrocento. La presenza di tale volume, gentilmente fornito dalla ASL Roma 1, ha permesso per la prima volta dal 1935 la riunione di questo prezioso codice con il resto dell'archivio del Santo Spirito.
2018
Vivere la misericordia nel Trecento. Le miniature del Liber Regulae dell'ospedale romano di Santo Spirito in Sassia
978-88-8368-163-9
Ospedale di Santo Spirito in Sassia; miniatura; manoscritti trecenteschi; Ordine di Santo Spirito; Eugenio IV; Sisto IV; Innocenzo III; opere di misericordia; attività assistenziale; Roma nel Trecento;
02 Pubblicazione su volume::02g Introduzione in volume
Introduzione / Leli, Letizia. - (2018), pp. 13-16. [10.17426/54557].
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Leli_Introduzione-Vivere_2019.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 503.32 kB
Formato Adobe PDF
503.32 kB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1248150
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact