The reunification process was characterized by an economic and infrastructural “equalization” between West Germany and the “eastern provinces” that required massive economic investments and debt to the banks. The complicated German-German relationship was characterized by a strong affinity and sense of brotherhood between citizens separated by a wall or “fortified” border, but also by a feeling of strangeness: the whole apparatus of the communist world was seen as “alien” and “hostile” by western Germans, just as the “capitalist” world, was perceived as alien and far-fetched by eastern Germans. Thus, those who lived “on the other side” of the Wall were both familiar and alien. After unification the collective imagination of both countries was populated by symbolic images of the Other. It is against this background, within the process of “reconstruction,” “modernization” and “equalization,” that the anthropological and cultural difference between Wessis and Ossis resurfaces. Nonetheless, a new German identity emerged precisely in this process of “reconstruction” and “modernization,” an identity that took possession of icons and symbols of the past by transforming and “re-functionalizing” them as new identity-related narrations. In sum, the process of unification was conducted according to a dispositif of debt and guilt that extended the debt primarily to eastern citizens (though it was also borne by western Germans), but pinned the blame especially on the Ossis, who were seen as “guilty” and blamed for the debt generated by the long equalization process, but also for their failure to adapt successfully to capitalist economy – in short, they were blamed for their lack of competitiveness and productivity. The dispositif of debt and guilt as characteristic of capitalism was analyzed both by Nietzsche and Marx. Walter Benjamin pinpoints the dispositif debt and guilt writing a fragment Capitalism as Religion. Foucault brings to light economic motivations as true basis of liberalism and universalist doctrines on human freedom. To break the continuous reproduction of the debt-guilt device there remains only the extreme - however paradoxical - solution not to pay the debt and to resume the mechanism of cancellation.

Il processo di unificazione della Germania dopo la caduta del muro è stato contrassegnato dal tentativo di equiparazione economica e infrastrutturale delle ‘nuove provincie dell’est’, ha comportato un forte investimento economico e generato un debito nei confronti delle banche. Il complicato rapporto tedesco-tedesco è contrassegnato da una forte affinità, da una fratellanza tra i cittadini divisi da un muro o da un confine ‘fortificato’, ma anche da un senso di estraneità. La raffigurazione dell’Altro sia da parte dei cittadini dell’ovest che da parte dei cittadini dell’est era popolata da figure simboliche, da cliché, da illusioni. E quando la unificazione è avvenuta davvero i cittadini hanno toccato con mano il carattere ‘immaginario’ della rappresentazione simbolica. Nel processo di ‘ricostruzione’, di ‘modernizzazione’, di ‘equiparazione’ affiora la differenza antropologico-culturale tra i Wessis e gli Ossis. Almeno una generazione di cittadini della DDR non ha saputo adeguarsi allo stile di vita occidentale, non ha retto alla concorrenza e al mercato. Da qui un’accusa di “colpa” di non essere in grado di reggere i ritmi del moderno capitalismo. Però proprio in questo processo di ‘ricostruzione’ e di ‘modernizzazione’, è sorta una nuova identità tedesca che si è appropriata di icone e simboli del passato, trasformandoli, ‘rifunzionalizzandoli’ a nuove narrazioni identitarie. Quindi, la ricerca di una nuova identità, fondata sulle macerie del passato, non poteva che partire da una riscrittura della storia, da un ri-raccontare gli avvenimenti che avevano determinato la divisione prima e la soft revolution poi, dando vita a quella che nei libri di storia della cultura è stata definita la «risemantizzazione del passato». Il dispositivo debito-colpa come caratteristica del capitalismo è stato analizzato tanto da Nieztsche, quanto da Marx. Walter Benjamin riprende le riflessioni dei due filosofi tedeschi sul debito-colpa e sul capitalismo come religione. Foucault porta alla luce le motivazioni economiche come vero fondamento del liberalismo e delle dottrine universaliste sulla libertà dell’uomo. Per spezzare la continua riproduzione del dispositivo debito-colpa non rimane che la soluzione estrema – per quanto paradossale – di non pagare il debito e di riprendere il meccanismo del condono.

Debito – Colpa – Condono. Un dispositivo della nuova identità tedesca dopo l’unificazione / Ponzi, Mauro. - (2018), pp. 211-225. - SOGLIE.

Debito – Colpa – Condono. Un dispositivo della nuova identità tedesca dopo l’unificazione

Ponzi, Mauro
2018

Abstract

The reunification process was characterized by an economic and infrastructural “equalization” between West Germany and the “eastern provinces” that required massive economic investments and debt to the banks. The complicated German-German relationship was characterized by a strong affinity and sense of brotherhood between citizens separated by a wall or “fortified” border, but also by a feeling of strangeness: the whole apparatus of the communist world was seen as “alien” and “hostile” by western Germans, just as the “capitalist” world, was perceived as alien and far-fetched by eastern Germans. Thus, those who lived “on the other side” of the Wall were both familiar and alien. After unification the collective imagination of both countries was populated by symbolic images of the Other. It is against this background, within the process of “reconstruction,” “modernization” and “equalization,” that the anthropological and cultural difference between Wessis and Ossis resurfaces. Nonetheless, a new German identity emerged precisely in this process of “reconstruction” and “modernization,” an identity that took possession of icons and symbols of the past by transforming and “re-functionalizing” them as new identity-related narrations. In sum, the process of unification was conducted according to a dispositif of debt and guilt that extended the debt primarily to eastern citizens (though it was also borne by western Germans), but pinned the blame especially on the Ossis, who were seen as “guilty” and blamed for the debt generated by the long equalization process, but also for their failure to adapt successfully to capitalist economy – in short, they were blamed for their lack of competitiveness and productivity. The dispositif of debt and guilt as characteristic of capitalism was analyzed both by Nietzsche and Marx. Walter Benjamin pinpoints the dispositif debt and guilt writing a fragment Capitalism as Religion. Foucault brings to light economic motivations as true basis of liberalism and universalist doctrines on human freedom. To break the continuous reproduction of the debt-guilt device there remains only the extreme - however paradoxical - solution not to pay the debt and to resume the mechanism of cancellation.
2018
Il comune e/o l’estraneo. Per una revisione del lessico concettuale euro-americano
978-88-5754-789-3
Il processo di unificazione della Germania dopo la caduta del muro è stato contrassegnato dal tentativo di equiparazione economica e infrastrutturale delle ‘nuove provincie dell’est’, ha comportato un forte investimento economico e generato un debito nei confronti delle banche. Il complicato rapporto tedesco-tedesco è contrassegnato da una forte affinità, da una fratellanza tra i cittadini divisi da un muro o da un confine ‘fortificato’, ma anche da un senso di estraneità. La raffigurazione dell’Altro sia da parte dei cittadini dell’ovest che da parte dei cittadini dell’est era popolata da figure simboliche, da cliché, da illusioni. E quando la unificazione è avvenuta davvero i cittadini hanno toccato con mano il carattere ‘immaginario’ della rappresentazione simbolica. Nel processo di ‘ricostruzione’, di ‘modernizzazione’, di ‘equiparazione’ affiora la differenza antropologico-culturale tra i Wessis e gli Ossis. Almeno una generazione di cittadini della DDR non ha saputo adeguarsi allo stile di vita occidentale, non ha retto alla concorrenza e al mercato. Da qui un’accusa di “colpa” di non essere in grado di reggere i ritmi del moderno capitalismo. Però proprio in questo processo di ‘ricostruzione’ e di ‘modernizzazione’, è sorta una nuova identità tedesca che si è appropriata di icone e simboli del passato, trasformandoli, ‘rifunzionalizzandoli’ a nuove narrazioni identitarie. Quindi, la ricerca di una nuova identità, fondata sulle macerie del passato, non poteva che partire da una riscrittura della storia, da un ri-raccontare gli avvenimenti che avevano determinato la divisione prima e la soft revolution poi, dando vita a quella che nei libri di storia della cultura è stata definita la «risemantizzazione del passato». Il dispositivo debito-colpa come caratteristica del capitalismo è stato analizzato tanto da Nieztsche, quanto da Marx. Walter Benjamin riprende le riflessioni dei due filosofi tedeschi sul debito-colpa e sul capitalismo come religione. Foucault porta alla luce le motivazioni economiche come vero fondamento del liberalismo e delle dottrine universaliste sulla libertà dell’uomo. Per spezzare la continua riproduzione del dispositivo debito-colpa non rimane che la soluzione estrema – per quanto paradossale – di non pagare il debito e di riprendere il meccanismo del condono.
Germania unita; debito; colpa; identità culturale
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Debito – Colpa – Condono. Un dispositivo della nuova identità tedesca dopo l’unificazione / Ponzi, Mauro. - (2018), pp. 211-225. - SOGLIE.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1233407
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