Comporre la facciata di una architettura significa darle un disegno, un volto, una immagine da mostrare al mondo. L’operazione non consiste nel disporre o meno delle aperture in maniera casuale su un piano verticale, ma corrisponde a una accurata e attenta analisi della superficie idealmente intatta come un foglio di carta bianca che può essere scomposta e ripartita da aperture definite e circoscritte, oggetti indizio di un modo di abitare e luogo di contaminazione tra esterno e interno. Ipotizzare che i progetti dei due edifici in Mostra siano stati pensati dai suoi architetti a partire dalle loro facciate, così come Mario Ridolfi concepiva le sue architetture, può indurre a un gioco di modulazione a posteriori che si pone l’obiettivo di ricercare la forma nascosta della progettazione dei prospetti.
Facciate architettate / Esposito, Roberta. - (2019), pp. 43-45. - MMA : MOSTRE E MAESTRI DI ARCHITETTURA.
Facciate architettate
ESPOSITO, ROBERTA
2019
Abstract
Comporre la facciata di una architettura significa darle un disegno, un volto, una immagine da mostrare al mondo. L’operazione non consiste nel disporre o meno delle aperture in maniera casuale su un piano verticale, ma corrisponde a una accurata e attenta analisi della superficie idealmente intatta come un foglio di carta bianca che può essere scomposta e ripartita da aperture definite e circoscritte, oggetti indizio di un modo di abitare e luogo di contaminazione tra esterno e interno. Ipotizzare che i progetti dei due edifici in Mostra siano stati pensati dai suoi architetti a partire dalle loro facciate, così come Mario Ridolfi concepiva le sue architetture, può indurre a un gioco di modulazione a posteriori che si pone l’obiettivo di ricercare la forma nascosta della progettazione dei prospetti.File | Dimensione | Formato | |
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