Il contributo prende in esame l'esperienza dell'astrattismo italiano a partire dagli artisti raccolti intorno alla Galleria milanese del Milione, pionieri dell'astrattismo in Italia, evidenziando una ricerca che non solo è in antitesi alla cultura dominante ma soprattutto mantiene un autentico contatto con le ricerche europee più avanzate. Premesse queste per la nascita del Movimento Arte Concreta a Milano la cui poetica è a favore dell'arte non figurativa, un tipo di astrattismo prevalentemente geometrico libero da ogni imitazione con il mondo esterno (Reggiani, Soldati, Radice, Dorfles, Veronesi, Nativi). Parallelamente agli sviluppi del MAC si sviluppa l'astrattismo del gruppo Forma (Consagra, Accardi, Turcato, Perilli, Sanfilippo), in particolare Accardi approfondisce la verità di pittura dove il segno ha la libertà di spaziare dentro l'infinito della superficie. In conclusione Griffa con le sue linee di colore come fossero tracce di scrittura , righe di un vocabolario primordiale con elementi decorativi elementari o guizzanti arabeschi.

L’Astrattismo italiano del secondo dopoguerra. L’esperienza del disegno e la ‘verità di pittura’ / Mansueto, Luca. - (2011), pp. 81-85.

L’Astrattismo italiano del secondo dopoguerra. L’esperienza del disegno e la ‘verità di pittura’

luca mansueto
2011

Abstract

Il contributo prende in esame l'esperienza dell'astrattismo italiano a partire dagli artisti raccolti intorno alla Galleria milanese del Milione, pionieri dell'astrattismo in Italia, evidenziando una ricerca che non solo è in antitesi alla cultura dominante ma soprattutto mantiene un autentico contatto con le ricerche europee più avanzate. Premesse queste per la nascita del Movimento Arte Concreta a Milano la cui poetica è a favore dell'arte non figurativa, un tipo di astrattismo prevalentemente geometrico libero da ogni imitazione con il mondo esterno (Reggiani, Soldati, Radice, Dorfles, Veronesi, Nativi). Parallelamente agli sviluppi del MAC si sviluppa l'astrattismo del gruppo Forma (Consagra, Accardi, Turcato, Perilli, Sanfilippo), in particolare Accardi approfondisce la verità di pittura dove il segno ha la libertà di spaziare dentro l'infinito della superficie. In conclusione Griffa con le sue linee di colore come fossero tracce di scrittura , righe di un vocabolario primordiale con elementi decorativi elementari o guizzanti arabeschi.
2011
Carte Contemporanee. Esperienze del disegno italiano dal 1943 agli anni Novanta
978-88-7554-045-6
astrattismo; mac; disegno italiano; novecento; accardi; nativi; griffa; reggiani; soldati;
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
L’Astrattismo italiano del secondo dopoguerra. L’esperienza del disegno e la ‘verità di pittura’ / Mansueto, Luca. - (2011), pp. 81-85.
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Mansueto_L’Astrattismo-italiano-del _2011.pdf

accesso aperto

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Creative commons
Dimensione 1.78 MB
Formato Adobe PDF
1.78 MB Adobe PDF

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1231238
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact